In questa guida presentiamo un modello di Collaudo Tecnico Amministrativo disponibile in formato Word e PDF. Questo strumento è progettato per facilitare la gestione dei processi di collaudo, consentendo una personalizzazione semplice e immediata.
Indice
Collaudo Tecnico Amministrativo
Nel contesto dei contratti pubblici il collaudo delle opere riveste un’importanza elevata poiché attesta la conformità dell’opera stessa al contratto d’appalto stipulato tra la stazione appaltante e l’impresa aggiudicataria. In questo modo si verifica che l’opera rispetti le specifiche concordate in termini di dimensioni, forma, qualità, quantità e materiali utilizzati, garantendo che ogni aspetto sia in linea con quanto stabilito nel progetto.
Il collaudo tecnico amministrativo si distingue nettamente dal collaudo statico. Quest’ultimo ha l’obiettivo di valutare l’idoneità strutturale dell’opera e delle sue componenti, assicurando che siano sicure e agibili. È fondamentale non confondere i due tipi di collaudo, poiché ognuno ha una funzione specifica nel processo di verifica e certificazione delle opere pubbliche.
Secondo l’articolo 116 del D.Lgs. 36/2023, il collaudo delle opere pubbliche consiste in una verifica e certificazione che l’opera o il lavoro siano stati eseguiti a regola d’arte, seguendo il progetto approvato e le prescrizioni tecniche correlate. Inoltre, il collaudo assicura che eventuali varianti peritali siano conformi al contratto e agli atti aggiuntivi debitamente approvati. Un altro scopo del collaudo è verificare la corrispondenza tra i dati della contabilità finale e i documenti giustificativi, non solo per dimensioni, forma e quantità, ma anche per la qualità dei materiali e delle provviste utilizzate. È inoltre importante accertare che le procedure espropriative a carico dell’esecutore siano state svolte tempestivamente e con diligenza.
Il collaudo include tutte le verifiche tecniche previste dalle normative di settore e l’esame delle riserve dell’esecutore, a meno che non sia già stata trovata una risoluzione definitiva in via amministrativa. Queste riserve devono essere iscritte nel registro di contabilità e nel conto finale secondo i termini stabiliti dall’allegato II, comma 14, del codice degli appalti.
Le attività di collaudo sono affidate dalle stazioni appaltanti, che sono amministrazioni pubbliche, a uno o più collaudatori scelti tra i propri dipendenti o tra quelli di altre amministrazioni pubbliche. Questi collaudatori devono possedere una qualificazione adeguata alla tipologia e alle caratteristiche del contratto, oltre a requisiti di moralità, competenza e professionalità, come previsto dall’articolo 116, comma 4, del D.Lgs. 36/2023. È importante notare che determinati professionisti, come magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, non possono essere incaricati di collaudo, specialmente per appalti di lavori pubblici di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea. Analogamente, non possono essere affidati incarichi a dipendenti della pubblica amministrazione in servizio o in trattamento di quiescenza che abbiano avuto rapporti di lavoro con gli operatori economici coinvolti nel contratto, né a coloro che hanno svolto attività di controllo, verifica, progettazione, approvazione, autorizzazione, vigilanza o direzione sul contratto da collaudare. Inoltre, coloro che hanno partecipato alla procedura di gara sono esclusi dall’incarico di collaudo.
La nomina del collaudatore richiede il possesso di una laurea magistrale in ingegneria o architettura e l’abilitazione all’esercizio della professione, oltre all’iscrizione nel rispettivo albo professionale con un’esperienza di almeno cinque anni, o dieci anni per lavori di maggiore importo. L’articolo 216, comma 9, del D.P.R. 207/2010 specifica che, per l’affidamento di incarichi di collaudo a soggetti esterni, i collaudatori devono avere i requisiti specifici richiesti per l’intervento da collaudare e aver conseguito il titolo professionale necessario. Possono essere designati anche soggetti con altre lauree in discipline tecnico scientifiche, in base alle specificità dell’opera. Inoltre, un solo componente della commissione di collaudo può essere un funzionario amministrativo delle stazioni appaltanti, purché laureato in scienze giuridiche ed economiche o equipollenti e con almeno cinque anni di servizio presso l’amministrazione committente o altre stazioni appaltanti.
Il procedimento di collaudo si articola in diverse fasi, iniziando con la visita di collaudo, durante la quale il collaudatore, insieme all’appaltatore, al responsabile del procedimento, al direttore dei lavori e al personale incaricato della sorveglianza e contabilità, verifica la corrispondenza tra i disegni di progetto e le opere realizzate, eseguendo tutte le prove tecniche necessarie. Il verbale della visita, che descrive le verifiche effettuate, viene firmato da tutti i presenti. Successivamente, il collaudatore redige una relazione di collaudo, confrontando i dati rilevati con il progetto e la contabilità dei lavori per accertare la conformità, la corrispondenza e la regolarità dell’esecuzione. Infine, dopo aver effettuato tutte le verifiche e le eventuali rettifiche, il collaudatore emette il certificato di collaudo, che attesta la corretta esecuzione e la collaudabilità dell’opera.
Collaudo Tecnico Amministrativo Word Editabile e Compilabile
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Collaudo Tecnico Amministrativo PDF
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