In questa guida presentiamo un modello di Verbale di Prova Tenuta Impianto Idrico, disponibile in formati Word e PDF, entrambi editabili e compilabili. Questo documento è progettato per facilitare la registrazione e la verifica delle prove di tenuta, garantendo così un utilizzo efficace e conforme delle strutture idriche.
Indice
Verbale Prova Tenuta Impianto Idrico
Il collaudo degli impianti idrici è disciplinato dalle norme UNI 9182:2014, intitolata “Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda. Progettazione, installazione e collaudo”, e dalla UNI 806-4:2011, denominata “Specifiche relative all’interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano”. Queste normative definiscono le linee guida e i requisiti necessari per garantire che gli impianti idrici siano progettati, installati e collaudati correttamente, assicurando così la sicurezza e l’efficienza del sistema. In particolare, la UNI 9182:2014, all’articolo 26 relativo al collaudo, fa riferimento alla UNI 806-4:2011 attraverso gli articoli 26.2.1 e 26.2.2, che trattano rispettivamente l’acqua fredda e l’acqua calda. La UNI 806-4:2011, nella sezione dedicata alla “Messa in servizio” al punto 6.1.1, specifica che la prova di collaudo può essere eseguita sia con acqua sia utilizzando, ove consentito dalle regolamentazioni nazionali, aria a bassa pressione priva di olio e pulita o gas inerti. Nei paragrafi successivi, viene dettagliato il metodo operativo da seguire in base al materiale utilizzato per il sistema di tubazioni, come descritto nel Prospetto 6, che illustra le diverse procedure di prova idraulica in funzione del materiale del sistema.
Per quanto riguarda il collaudo degli impianti a pavimento, esso deve essere effettuato in conformità con quanto previsto dalla norma UNI EN 1264-4:2009, intitolata “Sistemi radianti alimentati ad acqua per il riscaldamento e il raffrescamento integrati nelle strutture – Parte 4: Installazione”. Questa norma stabilisce le specifiche tecniche e le procedure da seguire per garantire che i sistemi radianti siano installati correttamente e funzionino in modo efficiente. In particolare, ai punti 4.1.3 e 4.1.4 della norma UNI EN 1264-4:2009, a cui si rimanda per una presa visione integrale, sono riportate le indicazioni per la prova di tenuta, che includono la definizione della pressione minima e massima di collaudo e le procedure per l’avviamento iniziale del sistema. È essenziale che tutte le operazioni di collaudo siano accuratamente documentate mediante un resoconto di prova, garantendo così la tracciabilità delle verifiche effettuate e la conformità dell’impianto alle normative vigenti.
Redigere un verbale di prova idraulica richiede attenzione ai dettagli e una struttura chiara per garantire che tutte le informazioni rilevanti siano documentate in modo preciso e comprensibile. Un verbale ben redatto non solo fornisce una registrazione accurata dell’esito della prova, ma serve anche come documento legale che attesta la conformità dell’impianto alle normative vigenti. Partendo dall’esempio fornito, è possibile delineare i passaggi essenziali per scrivere un verbale di prova idraulica efficace.
Il verbale inizia con l’indicazione della data e del luogo in cui si svolge la prova. È fondamentale specificare l’anno, il giorno e il mese per contestualizzare temporalmente l’evento. Questo aiuta a tracciare quando è stata effettuata la prova e in quale contesto lavorativo si è svolta. Successivamente, si elencano i partecipanti all’incontro, indicando i loro ruoli e titoli. Ad esempio, il direttore dei lavori, il titolare o il legale rappresentante dell’impresa e l’assistente dei lavori devono essere identificati chiaramente. Questo assicura che tutti i soggetti coinvolti siano riconosciuti e responsabilizzati per le loro rispettive funzioni durante la prova.
Una volta identificati i partecipanti, si descrive l’oggetto della prova. Il direttore dei lavori, in presenza di tutti gli intervenuti, dà disposizione di effettuare la prova idraulica su un tratto specifico di collettore. È importante dettagliare il tratto di collettore in esame, specificando il diametro interno ed esterno, nonché la lunghezza complessiva. Queste informazioni tecniche sono cruciali per comprendere le caratteristiche del sistema sottoposto a prova e per valutare la sua conformità ai requisiti progettuali.
Segue una descrizione dettagliata delle operazioni svolte durante la prova. Dopo il riempimento completo del collettore con acqua, si ottura un’estremità tramite un dispositivo specifico, mentre dall’altra estremità si applica una pressione mediante una pompa. La pressione applicata deve essere indicata, solitamente pari al doppio di quella di esercizio, e deve essere mantenuta per un periodo determinato, generalmente non inferiore a due o tre ore. Questo passaggio è fondamentale per verificare l’integrità del collettore sotto condizioni di funzionamento reali. È importante annotare qualsiasi osservazione durante questa fase, come la stabilità della pressione e l’assenza di perdite.
Al termine della prova, si valuta l’esito. Nel verbale, si specifica che durante la prova non sono state riscontrate perdite né abbassamenti di pressione, indicando che il risultato della prova è positivo. Questo risultato conferma che il collettore è stato costruito e installato correttamente, senza difetti che ne compromettano il funzionamento.
Infine, il direttore dei lavori emette un ordine finale relativo all’interramento della tubazione, indicando che deve essere eseguito a regola d’arte. Questo assicura che le fasi successive del progetto proseguano senza intoppi e che l’impianto sia completato secondo gli standard richiesti.
Per concludere, si redige il verbale in presenza di tutti i partecipanti, che devono leggerlo e firmarlo per confermare la veridicità delle informazioni riportate. La firma degli intervenuti è essenziale, in quanto attesta l’accordo e la consapevolezza di tutte le parti coinvolte riguardo all’esito della prova.

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