In questa guida presentiamo un modello di Scheda di Prestito di Opere d’Arte, disponibile in formato Word e PDF, che può essere facilmente modificato e compilato secondo le proprie esigenze.
Indice
Modello Scheda di Prestito di Opere d’Arte
La scheda di prestito di un’opera d’arte è uno strumento fondamentale per regolare, documentare e tutelare le condizioni con cui un’opera viene prestata da un soggetto (che ne detiene la disponibilità) a un altro soggetto che desidera esporla o utilizzarla per un determinato evento. Si tratta di un documento che rientra nel più ampio quadro contrattuale del prestito di opere d’arte, ma che si concentra in maniera precisa e dettagliata sugli aspetti pratici e identificativi dell’opera stessa, sulla copertura assicurativa, sulle responsabilità delle parti e sulle specifiche modalità di trasporto, conservazione e restituzione. È comune incontrare una scheda di prestito quando si prepara un’esposizione, una mostra diffusa o un allestimento museale, ma lo stesso vale anche in contesti aziendali e privati, ogniqualvolta si voglia dare in prestito un’opera per un arco di tempo definito.
La natura della scheda di prestito non si esaurisce nell’enunciare i dati di base, perché svolge anche la funzione di allegato tecnico e descrittivo del contratto principale. Al suo interno si trovano informazioni che consentono all’organizzatore della mostra o all’azienda che riceve l’opera di conoscere il suo stato di conservazione, di predisporre le adeguate misure di protezione o di trasporto e di rispettare, nel corso del prestito, tutte le condizioni richieste dal proprietario. In questo senso, la scheda di prestito si integra armoniosamente con il contratto di prestito, che disciplina in modo più ampio gli obblighi reciproci: dall’eventuale corrispettivo economico a carico di chi riceve l’opera, fino alle responsabilità nei casi di danno, perdita o ritardo nella riconsegna. L’autonomia della scheda risiede soprattutto nella sua capacità di fornire uno schema chiaro e pratico, organizzato attorno ai dati specifici dell’opera e alle indicazioni logistiche.
Uno degli aspetti centrali della scheda consiste nell’identificazione del prestatore, vale a dire il soggetto che mette a disposizione l’opera. È essenziale che il documento riporti i dati anagrafici o societari di chi concede l’opera, nonché le informazioni necessarie a contattarlo. In queste righe, di solito, si specifica anche se il prestatore autorizza la proroga del prestito in caso di prolungamento dell’evento o se richiede che, alla scadenza convenuta, l’opera venga tassativamente restituita. Può capitare che il prestatore sia un artista ancora in vita, un collezionista privato, un ente pubblico o un museo: in ciascuno di questi casi, la scheda deve illustrare la natura di chi presta l’opera e la tipologia di proprietà (ad esempio, se si tratta di un bene statale, se è soggetto a vincoli di tutela o se è un bene semplicemente appartenente a un privato senza ulteriori restrizioni).
Un altro nucleo fondamentale della scheda riguarda la descrizione dell’opera. Solitamente, si inizia con i dati che identificano in modo univoco il bene: l’autore, il titolo, la tecnica esecutiva e i materiali, l’eventuale numero di inventario, la data o l’epoca di realizzazione. Nel caso di opere particolarmente delicate o di elevato valore storico artistico, si accenna anche all’esistenza di un certificato di autenticità e si documenta la provenienza. Spesso, la scheda comprende la presenza di foto a colori in allegato, così da mostrare l’aspetto preciso dell’opera e permettere di verificare eventuali variazioni durante il trasporto o il periodo di esposizione. Inoltre, poiché molte opere possono riportare firme o date, la scheda chiarisce se l’opera è firmata e, in caso affermativo, indica dove compare la firma, oppure se presenta una data apposta dall’autore o da un terzo. Questi dettagli contano molto perché aiutano a stabilire la corrispondenza tra l’oggetto fisico che si spedisce e quello che si riceve, e possono prevenire controversie in caso di smarrimento o scambio.
La scheda specifica anche le dimensioni dell’opera. Per molti prestiti, è fondamentale distinguere la misura senza cornice o base (considerando altezza, larghezza e talvolta profondità) da quella con cornice o base, poiché il trasporto, l’allestimento e la polizza assicurativa si basano su ingombri reali e pesi corretti. Nel caso di sculture o installazioni, si deve indicare il peso, insieme a tutte le componenti che ne fanno parte: un’installazione, ad esempio, può avere più elementi smontabili, e la scheda deve riflettere in modo accurato tale complessità. Si chiarisce anche se esiste un telaio, una base espositiva, un vetro protettivo o altre strutture accessorie. Ogni dettaglio aggiuntivo consente di organizzare un imballaggio idoneo e di ridurre i rischi durante il trasporto.
La voce inerente allo stato di conservazione risulta decisiva per affrontare eventuali contestazioni future. Prima che l’opera lasci i locali del prestatore, è buona pratica scattare fotografie aggiornate e redigere una breve descrizione delle condizioni in cui si trova, indicando se vi sono graffi, crepe, perdita di pigmento o segni di restauro recente. Questo consente di verificare se, al momento della restituzione, l’opera presenti danni riconducibili al trasporto o all’esposizione, e a chi imputare tali danni. A volte, la scheda contiene la sezione dedicata alle “condizioni di conservazione abituali”, spiegando se l’opera solitamente si trova in ambienti a temperatura e umidità controllate, oppure se non si usano particolari precauzioni. Tali informazioni permettono all’ente che riceve il prestito di predisporre condizioni ambientali coerenti con quelle a cui il bene è già abituato.
Un altro segmento importante è quello che riguarda l’assicurazione. La scheda di prestito di solito riporta il valore assicurativo dichiarato dal proprietario, il tipo di copertura voluta (ad esempio polizza all risk) e se il prestatore accetta la polizza dell’organizzatore dell’evento oppure preferisce usare la propria compagnia assicurativa. Nel secondo caso, si indica il nome e i recapiti dell’assicuratore e si forniscono le condizioni assicurative richieste. La questione del trasporto è altrettanto cruciale. Alcuni prestatori insistono sull’utilizzo di un corriere di fiducia specializzato nel trasporto di opere d’arte, altri accettano la compagnia incaricata dall’organizzatore. Nella scheda si annotano i dettagli di chi effettuerà il ritiro e la riconsegna, oltre all’indirizzo esatto in cui l’opera va prelevata e dove deve essere restituita al termine dell’evento.
La scheda chiarisce anche se l’opera sarà coperta da una polizza o se l’ente organizzatore possa nominare uno storico dell’arte, un restauratore o un curatore per supervisionare le operazioni di imballaggio e di allestimento, in modo da minimizzare i rischi di danneggiamento. Infine, c’è la parte dedicata alla riproduzione dell’opera. In essa, il proprietario viene interpellato sulla possibilità di pubblicare l’immagine per scopi promozionali, didattici o addirittura commerciali (come la vendita di cataloghi o gadget). Il prestatore chiarisce anche come desidera essere menzionato nelle didascalie e nel catalogo dell’esposizione, e se intende comparire con il proprio nome o con una dicitura anonima.

Modello Scheda di Prestito di Opere d’Arte Word Editabile e Compilabile
Siamo lieti di offrirvi il modello “Scheda di Prestito di Opere d’Arte” in formato Word, disponibile per il download. Questo file è facilmente modificabile, consentendovi di integrare le informazioni necessarie per soddisfare le vostre esigenze.
Modello Scheda di Prestito di Opere d’Arte PDF Editabile e Compilabile
In questa sezione, offriamo il modello di Scheda di Prestito di Opere d’Arte in formato PDF, disponibile per il download. Il file è facilmente scaricabile e può essere personalizzato per includere le informazioni necessarie.