Come noto, i cittadini possono essere identificati esibendo il documento di riconoscimento, ovvero la carta d’identità che contiene la dicitura Rilasciata da. Cosa vuol dire esattamente questa espressione?
Sappiamo che la carta d’identità viene rilasciata ai richiedenti direttamente dal Comune di residenza o dimora e in alternativa dal Ministero dell’Interno. Una volta ottenuto il documento può succedere, ad esempio in fase di compilazione di un modulo, di dover indicare gli estremi del proprio documento e di specificare la voce rilasciata da. Vediamo qui di seguito quello che bisogna sapere e come procedere per non commettere errori.
Carta d’identità rilasciata da – Cosa significa
L’espressione rilasciata da, relativa alla carta d’identità, manda in confusione molte persone che non sanno come rispondere al quesito, specialmente in caso di documenti di riconoscimento elettronici.
Nel momento in cui si ottiene il proprio documento di riconoscimento e occorre inserire i relativi dati in un modulo, alla voce rilasciata da basta solo indicare l’Ente che ha emesso la carta d’identità. In ogni caso è importante distinguere fra carta d’identità in formato cartaceo ed elettronico.
In altre parole, in caso di documenti cartacei emessi dal proprio Comune di residenza o dimora, lo spazio del modulo in cui si chiede chi ha provveduto al rilascio si completa specificando la denominazione del Comune predetto.
La questione cambia per coloro che possiedono una carta d’identità elettronica (CIE), ovvero l’evoluzione della cartacea, introdotta dal Decreto Legislativo n. 78 del 2015. Questo documento, realizzato in policarbonato, stampato a laser, completo di foto e riportante i dati del cittadino, è adeguatamente protetto mediante sistemi anticontraffazione, quali inchiostri speciali e ologrammi.
La CIE non viene più rilasciata dal Comune di residenza o dimora, ma direttamente dal Ministero dell’Interno e infatti viene realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Conseguentemente alla voce rilasciata non bisogna indicare alcuna città, bensì Ministero dell’Interno.
Carta d’identità- Cos’è e a cosa serve
Il documento di riconoscimento che consente l’identificazione dei soggetti che risiedono sul territorio nazionale ed estero si chiama carta d’identità. Il rilascio di questa carta avviene seguendo una semplice procedura, ovvero recandosi presso l’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza o dimora.
Possono richiedere la carta d’identità tutti i cittadini italiani, anche se sono previste differenti regole per i maggiorenni e minorenni, nonché i cittadini comunitari che risiedono sul territorio italiano.
Bisogna inoltre considerare che il documento di riconoscimento viene rilasciato ai cittadini stranieri extracomunitari, purché titolari del permesso di soggiorno e residenti in Italia, oltre che ai cittadini italiani che hanno la residenza estera.
Per quanto riguarda gli italiani maggiorenni e minorenni, i primi possono presentarsi autonomamente presso l’anagrafe, mentre i secondi dovranno essere accompagnati dai genitori. La carta d’identità potrà poi essere rilasciata valida o meno per l’espatrio. A tal riguardo si precisa che per i cittadini italiani, la carta d’identità sarà valida per l’espatrio in tutta Europa e negli altri Paesi con i quali l’Italia ha stipulato specifiche convenzioni, salvo che sia diversamente disposto dalla legge.
In caso di soggetti minorenni la validità all’espatrio è subordinata alla firma di entrambi i genitori, in mancanza sarà necessaria un’autorizzazione apposita da parte del Giudice Tutelare. Per quanto invece riguarda i cittadini stranieri, la carta d’identità non sarà mai valida per l’espatrio, in quanto rimane valida solo entro i confini nazionali.
La carta d’identità ha una differente validità, tenuto conto dell’età dei cittadini. Più nello specifico, avrà una durata triennale in caso di minori di età inferiore a tre anni, mentre quinquennale per gli altri minori di età. La validità del documento sarà decennale per i maggiorenni.
Da segnalare che la carta d’identità in formato cartaceo, cioè quella che ha preceduto la CIE, dura fino al giorno di scadenza specificato, per cui il rinnovo si può chiedere a partire dal 180° giorno che precede quello di validità.
Nonostante l’entrata in vigore della CIE, ancora oggi in certe situazioni viene comunque rilasciata la carta d’identità cartacea. Nel dettaglio, questo accade quando sussistono particolari urgenze segnalate dagli stessi richiedenti, ad esempio ragioni di salute, viaggio, partecipazioni a concorsi e gare pubbliche, consultazioni elettorali ecc.
Dicitura carta d’identità rilasciata da
Alla luce di quanto spiegato, l’espressione carta d’identità rilasciata da assume un significato differente in base al formato cartaceo o elettronico del documento. Nel primo caso, infatti, sarà il Comune di residenza o dimora del soggetto interessato a rilasciare la carta d’identità, mentre nel secondo caso il Ministero dell’Interno mediante il Poligrafico e Zecca dello Stato.
La CIE non prevede più la consegna ma segue un iter molto simile a quello del passaporto. Il nuovo sistema di rilascio implica infatti che il Comune di residenza o dimora siano solamente preposti alla ricezione delle richieste, per poi inserirle nel database informatico fornito dallo stesso Ministero dell’Interno.
Quando vengono acquisiti i dati, la foto, la firma e le impronte digitali dell’utente, l’impiegato comunale potrà inviare l’istanza telematica per ottenere l’emissione della CIE direttamente al Ministero dell’Interno, il quale, mediante il Poligrafico dello Stato, stamperà e consegnerà il documento di riconoscimento elettronico.
Il cittadino riceverà la CIE, entro sei giorni lavorativi, a mezzo posta all’indirizzo indicato oppure presso lo stesso Comune. Il ritiro del documento potrà avvenire personalmente o mediante un soggetto delegato, ma in quest’ultimo caso bisogna farne espressa menzione all’atto della richiesta.
Com’è fatta la carta d’identità elettronica e quali dati contiene
Molto simile a una carta di credito, la CIE integra sofisticati sistemi di sicurezza che ne impediscono la contraffazione, quali ologrammi, sfondi, microscritture e il microchip in cui sono memorizzate le informazioni che riguardano il titolare. Questa carta d’identità consente inoltre l’accesso a numerosi servizi online delle Pubbliche Amministrazioni italiani ed europee.
La fotografia della CIE è in bianco e nero, stampata al laser, proprio al fine di impedire possibili alterazioni. Su ogni documento, in alto a destra, ovvero nella parte opposta a quella in cui si trova la foto, c’è una sequenza di numeri, cioè il codice seriale del documento formato da due lettere, cinque numeri e due lettere.
Per quanto riguarda i dati memorizzati all’interno del microchip e stampati sul documento, questi sono nome e cognome del titolare, Comune, luogo e data di nascita, statura, sesso, cittadinanza, data di emissione e scadenza, firma, foto, eventuale validità per l’espatrio, impronte digitali (un dito della mano destra e uno della sinistra), generalità dei genitori in caso di minori, codice fiscale, estremi dell’atto di nascita, residenza e Comune Aire (anagrafe italiani residenti all’estero) in caso di soggetti stranieri.
Quando viene rilasciata o rinnovata la carta d’identità elettronica, i cittadini maggiorenni possono anche esprimere la volontà alla donazione di organi e tessuti. Tale dichiarazione viene raccolta direttamente dagli operatori dell’anagrafe e poi trasmessa al Sistema Informativo Trapianti (Sit), assieme alle informazioni anagrafiche dell’interessato e agli estremi del documento d’identità, così da agevolare l’operato del Coordinamento regionale per i trapianti (Crt). Nelle ipotesi di ripensamento, bisogna comunicare la volontà di donare o meno presso l’Azienda sanitaria locale competente, oppure nel momento in cui si procede con il rinnovo della CIE.
Rilascio della carta d’identità elettronica
Nella maggior parte delle città italiane per ottenere il rilascio della CIE occorre prenotare un appuntamento, telefonicamente oppure online, presso il Comune di residenza o dimora.
Una volta stabilito il giorno, bisogna presentarsi allo sportello dell’anagrafe con tutta una serie di documenti, ovvero una una fototessera recente, a mezzo busto e a capo scoperto (salvo che la copertura venga imposta da motivi religiosi, purché il viso rimanga visibile) su cartacea o su supporto elettronico usb, il codice fiscale, la tessera sanitaria e la vecchia carta d’identità in caso di rinnovo o, in mancanza altro documento valido di riconoscimento. Si ammette anche la presenza di due testimoni maggiorenni che attestino di conoscere l’interessato, purché non siano parenti o affini dello stesso.
Cosa succede in caso di furto o smarrimento della precedente carta d’identità? In situazioni del genere bisogna esibire copia della denuncia presentata all’autorità di pubblica sicurezza (Carabinieri, Polizia o Polizia Locale). La denuncia si rivela indispensabile anche quando il vecchio documento d’identità è deteriorato e non è possibile restituirlo al Comune.
I cittadini appartenenti all’Unione Europea che intendono richiedere la CIE sono chiamati ad allegare alla richiesta un documento in corso di validità, quindi la carta d’identità scaduta o il passaporto.
Il permesso di soggiorno, il passaporto o il documento di riconoscimento in scadenza emesso dal precedente Comune, invece, devono essere presentati dai cittadini stranieri appartenenti a Paesi extra UE.
Altre cose da sapere sulla carta d’identità
Una delle domande più ricorrenti in tema di carta d’identità è come capire quando ci si trova davanti a un documento falso. Del resto le truffe commesse con carte contraffatte e alterate sono all’ordine del giorno, per cui è bene prestare attenzione quando si notano dettagli poco convincenti.
Per valutare l’autenticità del documento basta guardare bene alcuni elementi, come ad esempio la definizione della grafica, la tonalità dei colori scarsamente vivida, la presenza di timbri e di grafismi percepibili al tatto.
Oltre a questi particolari, per quanto riguarda le carte d’identità tradizionali, sarà buona regola puntare un fascio di luce, con l’aiuto di una torcia, sul rettangolo in basso. Quando il documento è autentico apparirà lo stemma della Repubblica Italiana.
Le nuove carte elettroniche, invece, sono più complicate da falsificare in quanto realizzate con sistemi appositi. Solitamente una CIE regolare presenta bordi lisci e uniformi, non si sfalda quando viene piegata e presenta la filigrano e l’ologramma. Quest’ultimi, quando posti sotto una fonte luminosa, cambieranno colore e faranno trasparire l’immagine della penisola italiana.
Conclusioni
Gli enti preposti a rilasciare la carta d’identità sono differenti in base alla tipologia del documento. Nelle ipotesi di carta d’identità cartacea sarà il Comune di residenza o dimora ad emetterla per il richiedente. Diverso è il caso della CIA che, come spiegato, viene rilasciata dal Ministero dell’Interno.
Questo aspetto è molto importante, in quanto può capitare di dover compilare una richiesta o un modulo in cui riportare i propri dati anagrafici e quelli della propria carta d’identità. Alla voce rilasciata da bisogna prestare attenzione, specificando il Comune o il Ministero dell’Interno, rispettivamente in caso di documenti di riconoscimento cartacei o in formato elettronico.
Coloro che invece vogliono conoscere il numero della CIE dovranno semplicemente verificare in alto a destra. In questo punto si trova infatti una sequenza formata da due numeri, cinque lettere e due numeri, che per l’appunto corrisponde al seriale del proprio documento.
Richiedere la carta d’identità elettronica è molto semplice, visto che la procedura è simile a quella del passaporto, ma molto più snella. L’interessato dovrà recarsi all’ufficio anagrafe del Comune, previo appuntamento e con tutti i documenti necessari, per effettuare l’istanza. L’operatore trasmetterà il tutto al Ministero dell’Interno affinché la CIE possa arrivare al cittadino tramite posta all’indirizzo specificato.