Molte persone si domandano come uscire dallo stato di famiglia senza dover cambiare la residenza. Prima di approfondire questo tema bisogna aver ben chiara la distinzione fra nucleo familiare e stato di famiglia, ma non solo. Occorre anche considerare l’eventuale presenza di familiari a carico e se quindi è possibile o meno avere due stati di famiglia nella medesima abitazione.
Togliersi dallo stato di famiglia si rivela necessario in tante situazioni, ad esempio per poter beneficiare dei bonus statali o di altri sussidi. In queste ipotesi, infatti, il più delle volte è necessaria la compilazione di un’autocertificazione dello stato di famiglia in cui specificare come è composta la propria famiglia. A tal riguardo basti pensare alla domanda per ottenere il reddito di cittadinanza oppure l’ammissione al gratuito patrocinio. In tali circostanze avere una famiglia numerosa può rivelarsi un ostacolo, in quanto i redditi dei componenti si sommano fra loro e ciò potrebbe comportare il superamento dei limiti stabiliti per legge. Ecco, quindi, che diventa importante conoscere come uscire dallo stato di famiglia ma mantenendo lo stesso indirizzo di residenza.
Sul punto si può prendere il caso di un padre di famiglia che intende beneficiare del gratuito patrocinio a carico dello Stato per ottenere difesa in un procedimento in cui è imputato. L’interessato, com’è facile intuire, potrà conseguire l’assistenza legale gratuita solo quando i redditi dei familiari e dei conviventi non superano un determinato tetto stabilito dalla legge. Tutto ciò vuol dire che a rilevare saranno i redditi dei soggetti che vivono sotto il medesimo tetto, inclusi quelli degli eventuali figli maggiorenni lavoratori. Ecco un esempio concreto di quanto possa essere fondamentale capire come estromettersi dal nucleo familiare evitando di cambiare la residenza.
Indice
- 1 In cosa consiste lo stato di famiglia
- 2 In cosa consiste il nucleo familiare
- 3 Chi sono i familiari a carico
- 4 Uscire dallo stato di famiglia senza modificare l’indirizzo di residenza
- 5 Stato di famiglia e certificato di residenza
- 6 Cambio dello stato di famiglia
- 7 Uscita definitiva dallo stato di famiglia senza cambio residenza
- 8 Altre cose da sapere sul nucleo familiare e stato di famiglia
In cosa consiste lo stato di famiglia
Lo stato di famiglia non è altro che l’insieme dei componenti di uno stesso nucleo, ovvero tiene conto dei soggetti che vivono all’interno della medesima abitazione e di conseguenza con lo stesso indirizzo di residenza. In buona sostanza si tratta della famiglia anagrafica, così come risulta dal certificato rilasciato dal Comune.
Quando si parla di stato di famiglia ci si riferisce all’insieme delle persone che condividono l’appartamento perché legate non necessariamente da un vincolo di parentela, ma anche di matrimonio, tutela, affinità o meramente affettivo. Questo vuol dire che due amici che vivono nella stessa casa, ad esempio per ragioni di studio o di lavoro, non costituiscono un nucleo familiare.
Stessa casa ma stati di famiglia separati, è possibile?
Questo quesito è abbastanza ricorrente, quindi vediamo di fare chiarezza con un esempio. Si pensi a un figlio che, seppur percettore di un proprio reddito, quindi autonomo dal punto di vista economico, rimanga comunque a vivere presso la casa dei genitori. In questa ipotesi non è possibile ottenere due stati di famiglia distinti nella stessa dimora, perché fra i conviventi sussiste un vincolo di parentela.
Nel caso in cui i soggetti coinvolti non siano legati dal legame di parentela sarà possibile chiedere due distinti stati di famiglia. Bisogna pertanto recarsi presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza e far presente che fra le persone che vivono sotto lo stesso tetto non c’è alcun rapporto di parentela, nonché di tutela, adozione, affinità oppure altri vincoli affettivi.
In cosa consiste il nucleo familiare
Lo stato di famiglia spesso viene equiparato allo stato di famiglia, ma non sempre sussiste una coincidenza fra questi termini. Occorre infatti far presente che il nucleo familiare è formato da tutte le persone che sono economicamente a carico, a prescindere o meno che risiedano sotto il medesimo tetto.
Un esempio classico potrebbe essere quello del figlio che abita fuori sede per poter frequentare l’università. In queste situazioni lo studente continua comunque a far parte dello stesso nucleo familiare anche se di fatto dimora in un appartamento differente da quello in cui vivono i genitori, proprio perché mantenuto da quest’ultimi.
Diversamente, qualora il figlio fosse stato economicamente autonomo non sarebbe rientrato nel nucleo familiare.
Solitamente nel nucleo familiare viene ricompreso anche il coniuge non separato legalmente, pure nel caso in cui non dovesse rientrare nello stato di famiglia perché, ad esempio, ha un indirizzo di residenza diverso.
Chi sono i familiari a carico
Alla luce di quanto spiegato fino a questo punto, per poter stabilire chi sono i soggetti che fanno parte del nucleo familiare bisogna individuare le persone a fiscalmente carico. Più nello specifico, quest’ultimi sono i familiari che detengono un reddito, al lordo degli oneri deducibili, totale pari o inferiore a 2.840,51 euro.
Fiscalmente a carico sono poi i figli minori di 24 anni che hanno posseduto un reddito complessivo, al lordo degli oneri deducibili, uguale o minore di 4.000 euro.
Uscire dallo stato di famiglia senza modificare l’indirizzo di residenza
Una volta chiara la distinzione fra stato di famiglia e nucleo familiare, non resta che chiarire meglio come poter uscire dallo stato di famiglia evitando di dover cambiare la residenza. Da quanto specificato fino a questo punto, appare evidente che una tale operazione si rivela del tutto insignificante ai fini del nucleo familiare, considerato che in questo gruppo vengono ricompresi anche i familiari a carico fiscalmente seppur non residenti sotto lo stesso tetto.
Diversamente, questo distacco potrebbe avere delle conseguenze nel momento in cui si cerca di ottenere l’accesso ad alcuni benefici, come ad esempio il gratuito patrocinio a spese dello Stato. Secondo quanto chiarito dalla Cassazione, ai fini dell’ammissione di questo beneficio, non bisogna considerare i familiari a carico, bensì i conviventi.
Allora, è ammissibile uscire dallo stato di famiglia evitando di dover modificare la residenza? La risposta è affermativa, ma per procedere con questo cambio è necessario trasformare l’unità immobiliare, in maniera che venga dotata di due appartamenti distinti.
In buona sostanza occorre frazionare l’originario immobile in due diverse abitazioni, in maniera tale che ognuna rimanga indipendente dall’altra. Per questo si dovrà avviare una specifica pratica edilizia in Comune, così da creare due appartamenti autonomi. Così facendo, in modo assolutamente legale, si potrà definitivamente uscire dallo stato di famiglia originario e trasferirsi presso il nuovo immobile risultante dalla divisione.
Stato di famiglia e certificato di residenza
In linea generale non è quindi possibile uscire dallo stato di famiglia senza dover cambiare la residenza, ma in certe situazioni questo passaggio si rivela fondamentale per poter ottenere alcuni vantaggi, specialmente di natura fiscale.
I componenti della medesima famiglia che stanno nella stessa casa danno vita allo stato di famiglia. Questo vuol dire che due coinquilini che scelgono di condividere lo stesso appartamento, pur avendo la medesima residenza, non fanno parte dello stesso stato di famiglia. I genitori e i figli che vivono nella stessa casa, invece, rientrano in questo stato.
Le motivazioni per cui si può desiderare di non far parte dello stesso stato di famiglia possono essere le più varie. Si pensi all’ottenimento di bonus, aiuti o quando bisogna ricevere assistenza legale gratuita. Tali sostegni scattano quando il reddito complessivo delle persone che fanno parte dello stesso stato di famiglia non oltrepassa una certa soglia. Generalmente, comunque, lo stato di famiglia sarà richiesto in fase di conteggio dell’Isee, andando a influire su questo.
In sintesi, quando si parla di stato di famiglia si intendono vari componenti di uno stesso nucleo e che hanno la stessa residenza. Tali informazioni sono riportate sull’apposito certificato che viene rilasciato dal Comune di appartenenza.
Il documento in questione si può richiedere in varie occasioni, ad esempio per la richiesta del mutuo in banca o per calcolare l’Isee. In ogni caso, per poterlo ricevere bisogna provvedere alla compilazione del modulo, presentando al contempo la carta di identità, il codice fiscale, nonché il contratto di locazione, comodato d’uso o acquisto della casa. Nel momento in cui si ottiene la modifica della residenza anche lo stato di famiglia cambierà inevitabilmente.
In base al Comune competente, la richiesta del certificato di residenza si può effettuare di persona, online mediante l’apposito portale comunale, per email oppure tramite posta ordinaria. Ogni certificato ha una validità massima di 6 mesi e può essere rilasciato su carta libera o bollata.
Cambio dello stato di famiglia
Una volta modificata la residenza varia in automatico anche lo stato di famiglia, visto che quest’ultimo è formato da soggetti che abitano nel medesimo immobile. Quando si desidera mantenere lo stato di famiglia l’unica maniera sarà anche quella di non variare l’indirizzo di residenza.
Per esempio, un figlio che sceglie di lasciare la casa dei genitori per andare a lavorare in un’altra città e volesse mantenere lo stesso stato di famiglia, dovrà non variare la residenza. Diversamente, questo cambierà di conseguenza, pertanto occorre munirsi di un nuovo certificato, visto che non sarà più possibile utilizzare quello riferito alla situazione precedente.
Uscita definitiva dallo stato di famiglia senza cambio residenza
Come si può quindi uscire in modo definitivo dallo stato di famiglia mantenendo comunque lo stesso indirizzo di residenza? Da un punto di vista strettamente tecnico questo non è possibile, ma esiste una soluzione ammessa dalla legge e che consiste nel procedere con lo sdoppiamento dell’unità immobiliare.
In buona sostanza bisogna dividere l’appartamento originale in due o più abitazioni, per cui andrà necessariamente frazionata l’abitazione principale. Bisogna far presente che questo procedimento non è semplice e sempre fattibile, perché sarà necessario valutare tanti aspetti, fra cui lo stato stesso della casa. In ogni caso resta la sola strada percorribile per poter togliersi dallo stato di famiglia senza effettuare il cambio di residenza, con tutti i vantaggi fiscali che ne conseguono.
Altre cose da sapere sul nucleo familiare e stato di famiglia
Molto spesso nella prassi si confonde il concetto di nucleo familiare con quello di stato di famiglia, ma le due definizioni non devono essere considerate sinonimi, perché hanno delle incidenze importanti dal punto di vista burocratico.
Lo stato di famiglia, infatti, si riferisce alla famiglia in senso anagrafico, quindi all’insieme delle persone che vivono assieme e sono legate da vincoli di matrimonio, affinità, parentela, adozione, tutela o da legami affettivi. Questo vuol dire che sotto lo stesso tetto ci possono essere anche più stati di famiglia.
Il nucleo familiare, invece, torna utile per il conteggio dell’Isee e al fine di ottenere svariate agevolazioni, quindi si riferisce a tutte le persone fiscalmente a carico e pertanto non necessariamente coincide con lo stato di famiglia. A titolo di esempio, uno studente che sceglie di cambiare residenza potrebbe avere uno stato di famiglia differente dai propri genitori, ma nell’ipotesi in cui questi dovrebbero ancora mantenerlo sarà comunque fiscalmente a carico.