In questa guida spieghiamo come contattare un ispettore scolastico.
In tante situazioni sorge la necessità di monitorare l’operato del Dirigente Scolastico, ovvero più in generale di valutare in maniera imparziale la gestione e l’andamento della scuola nel suo complesso. Per questo occorre capire chi si occupa delle attività ispettive scolastiche e come poter contattare il soggetto incaricato che si occuperà di portare a termine valutazioni imparziali.
La prima cosa da sapere è che la funzione tecnico ispettiva viene affidata al corpo ispettivo del Ministero dell’istruzione, ovvero ai dirigenti tecnici, noti anche come ispettori scolastici, che svolgono le mansioni non solo singolarmente, ma anche in maniera collegiale, tenuto conto della natura dell’incarico.
Questi tecnici possono occuparsi di varie situazioni problematiche che si verificano all’interno delle scuole, ovvero di conflitti fra gli educatori, di disagi del personale e che interessano gli alunni, nonché di carenze istituzionali e molto altro ancora.
Vediamo, qui di seguito, quello che bisogna sapere sull’argomento e come ottenere un’ispezione al fine di migliorare la qualità del servizio scolastico.
Indice
Chi è l’ispettore scolastico
Il corpo ispettivo che dipende dal Ministero dell’Istruzione e composto dagli ispettori scolastici è stato previsto dal Decreto Legislativo del 16 aprile 1994, n. 297.
In buona sostanza il personale con funzioni ispettive partecipa alle varie azioni del Ministero dell’Istruzione e ha il compito principale di individuare gli interventi correttivi, in modo da riqualificare le istituzioni che versano in condizioni di disagio e critiche. A tal fine l’ispettore scolastico dirime le controversie che riguardano l’istituto e contribuisce attivamente alla governance dell’intero sistema di istruzione. L’operato dei dirigenti tecnici si caratterizza per la riservatezza, l’indipendenza di giudizio e la discrezionalità tecnica.
Per ciò che riguarda gli accertamenti ispettivi, questi possono interessare svariati ambiti, quindi non soltanto questioni meramente didattiche, ma anche contabili, organizzative e amministrative. Nel rispetto della rotazione e tenuto conto della specifica professionalità, l’amministrazione centrale e gli URS conferiscono gli incarichi ispettivi ai dirigenti, acquisendo poi dagli stessi le informazioni sugli accertamenti eseguiti, in modo da adottare i provvedimenti più opportuni.
Più nello specifico, gli ispettori scolastici possono controllare le situazioni di conflittualità della comunità educante, comportamenti di varia natura, disagi di alunni e personale, nonché eventuali carenze del personale e istituzionali.
L’attività ispettiva avviene sempre in modo imparziale e senza condizionamenti, essendo propedeutica alle possibili azioni disciplinari da parte dell’amministrazione.
In ogni caso è bene far presente che il lavoro portato a termine dai dirigenti tecnici si rivela fondamentale perché serve a sostenere e supportare i processi formativi scolastici, nonché quelli di valutazione. Gli ispettori offrono inoltre un efficace supporto didattico, pedagogico e tecnico, tenuto conto delle tematiche e dei limiti fissati dall’amministrazione.
Si può quindi ritenere la figura dell’ispettore scolastico come necessario per attuare il coordinamento, tanto che questo professionista viene convocato durante lo svolgimento del periodo di formazione e prova dei docenti neoassunti. Il dirigente tecnico interviene poi nel corso delle conferenze tecniche, fornisce indicazioni alla scuola e collabora con il personale dell’istituto. Egli non mancherà nei seminari nazionali e internazionali, formulando proposte formative e cooperando ai percorsi di ricerca.
La funzione ispettiva tecnica, considerata l’autonomia scolastica, si rivela un valido strumento valutativo e conoscitivo, proprio per analizzare a fondo le varie realtà all’interno degli istituti, in modo da migliorarne l’organizzazione nel complesso.
Da un punto di vista strettamente normativo il servizio ispettivo è parte integrante del sistema di valutazione, per cui riveste una certa importanza anche sotto il fronte dell’armonizzazione con le politiche europee. Il servizio ispettivo, infatti, si fonda su un’analisi della condizione scolastica italiana per comprenderne i punti di forza e le carenze.
Compiti e mansioni dell’ispettore scolastico
Alla luce di quanto spiegato, si capisce bene come la finalità ultima dell’ispettore scolastico sia quella di correggere e incrementare al contempo la qualità del servizio scolastico. Per fare ciò, egli potrà eseguire svariati compiti in modo autonomo o con la collaborazione di altri colleghi.
Allo stato attuale, gli ispettori tecnici si distinguono in due categorie, ovvero periferici e centrali. Le attività assegnata ad entrambe le tipologie di ispettori vengono esercitate all’interno delle scuole e delle istituzione scolastiche sparse su tutto il territorio nazionale e anche all’estero, così come disposto dal Decreto Interministeriale num. 4716 del 2009.
Più nel dettaglio, l’ispettore scolastico elabora strategie per conseguire gli obiettivi indicati dal Ministero in materia di politica scolastica, per cui offre consulenze alle scuole, distribuisce sussidi didattici e tecnologie con finalità educative, promuove le iniziative di aggiornamento del personale docente e direttivo, studia ed effettua ricerche su progetti di sperimentazione. Compito dell’ispettore è anche quello di dare assistenza tecnico-didattica, nonché di effettuare verifiche mirate su determinate situazioni che vengono individuate dal Ministero e dagli altri uffici dell’amministrazione scolastica.
Per ciò che riguarda l’ispezione, proprio per assicurare massima indipendenza e imparzialità, l’ispettore scolastico sarà tenuto a conoscere la normativa vigente che riguarda l’ente o l’ufficio sottoposto ad ispezione, dovrà agire garantendo la riservatezza, mantenendo un comportamento assertivo ma disponibile, quindi rispettando i diritti e le opinioni di chi è sottoposto al controllo.
In fase di ispezione il dirigente tecnico potrà sempre avanzare osservazioni e proposte, senza mai turbare il funzionamento della struttura interessata. Egli sarà poi tenuto a fondare i rilievi sulla base degli elementi probatori, raccogliendo la documentazione che dovrà essere chiara e trasparente, così da poter dimostrare le criticità rilevate in qualsiasi momento.
Alla fine dell’attività ispettiva, il dirigente tecnico dovrà comunicare i dati e i risultati ottenuti alla struttura o al soggetto ispezionato.
Ecco, quindi, che la figura dell’ispettore scolastico si rivela una delle possibili vie per la carriera dei docenti e dei dirigenti della scuola, compresi insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, presidi, insegnanti del conservatorio, dell’istituto d’arte e accademie di belle arti. Bisogna in ogni caso partecipare e superare un apposito concorso pubblico ed essere in possesso dei titoli richiesti, oltre ad aver maturato un’esperienza di ruolo effettiva nella scuola di almeno 9 anni.
Come si contatta l’ispettore scolastico
Una volta chiare le funzioni, le mansioni e le finalità che persegue l’ispettore scolastico, non resta che capire come poter entrate in contatto con questo professionista al fine di ottenere un’ispezione accurata.
Tralasciando i casi in cui l’ispezione è già contemplata dalla legge, l’intervento può essere richiesto su circostanze gravi e recenti, purché adeguatamente documentate. Bisogna quindi fornire specifici elementi di conoscenza sulla fattispecie che viene segnalata, allegando eventualmente precedenti sanzioni e atti che attestano procedimenti disciplinari già definiti.
La richiesta deve essere inoltrata dal Dirigente Scolastico, pertanto lo stesso dovrà valutare con attenzione le disfunzioni, le inefficienze e le anomalie riscontrate, per capire se possa o meno risolverle autonomamente in forza del suo potere. In caso negativo, sarà tenuto a specificare nella domanda e in maniera sintetica le eventuali azioni intraprese in merito alla situazione per la quale si chiede l’ispezione.
Sulla richiesta di visita ispettiva il Direttore Generale dell’USR consulterà il coordinatore regionale degli ispettori scolastici per avere un parere motivato. Tenuto conto delle problematiche contenute nell’istanza, il coordinatore regionale accorda l’ispezione nominando di conseguenza un dirigente tecnico, secondo lo specifico settore di competenza e considerando la competenza territoriale.
In alcuni casi il Direttore Generale dell’USR potrebbe comunque disporre una visita ispettiva anche sulla base delle richieste di soggetti diversi dagi stessi dirigenti scolastici, ma in situazioni del genere sarà tenuto a consultare il coordinatore regionale degli ispettori scolastici. Quando sussistono i presupposti, verrà assegnato l’incarico al dirigente tecnico, il quale potrà o meno avvalersi del supporto di altri colleghi, vista la complessità dell’incarico assegnato.
L’aiuto dei coadiuvanti si rivela necessario soprattutto quando bisogna portare a termine ispezioni che riguardano la capacità professionale di un docente che appartiene a una specifica classe di concorso oppure a un ordinamento non affine all’ordinamento. In situazioni del genere potrà quindi entrare in gioco un dirigente scolastico o un insegnante che proviene dalla stessa classe di concorso.
Svolgimento e conclusione dell’ispezione
Salvo che non venga disposto diversamente nello stesso incarico, la Sezione Legale della Direzione Generale informa dell’inizio dell’accertamento il Dirigente Scolastico dell’istituto interessato, salvo che sia egli stesso sottoposto all’ispezione. Una volta avviata la procedura l’ispettore scolastico incaricato provvede a formalizzare la notifica alla persona interessata.
Sarà sempre l’ispettore scolastico a stabilire le modalità della visita ispettiva in completa autonomia, per cui fisserà eventuali colloqui, visite in classe, provvederà all’esame della documentazione e molto altro ancora, sempre nei limiti dell’incarico ricevuto.
Quando si dovesse verificare un rifiuto nell’esibizione dei documenti o nelle risposte alle domande poste, l’ispettore indicherà tali episodi nel verbale, in maniera che gli uffici disciplinari possano compiere le necessarie valutazioni.
Nella maggior parte dei casi la visita ispettiva si conclude nell’arco di 60 giorni, salvo che venga diversamente disposto nell’atto di conferimento. In determinate situazioni si possono infatti prevedere proroghe, purché motivate, che dovranno essere richieste direttamente dal dirigente tecnico assunto a quello regionale.
L’ispezione di conclude con la relazione ispettiva, un atto che contiene tutte le informazioni e i dati raccolti, opportunamente documentati, nonché i risultati delle attività poste in essere, con eventuali proposte di provvedimenti disciplinari che l’Amministrazione potrà o meno adottare. Qualora, in esito della visita ispettiva, l’ispettore scolastico reputi che non si debba assumere alcun provvedimento amministrativo, sarà necessario specificarlo chiaramente nelle conclusioni.
La relazione ispettiva verrà inoltrata Direttore Generale, all’Ufficio Scolastico Regionale e a quello dell’ambito territoriale in cui si svolge il controllo. Copia della relazione verrà inoltre inviata al coordinamento regionale dei dirigenti tecnici.
Saranno poi gli Uffici Ambiti Territoriali ad assumere eventuali azioni disciplinari, ma restano a capo del Direttore Generale le sanzioni da intraprendere nei confronti dei Dirigenti Scolastici.