La ricerca di un corso idoneo alle graduatorie Docenti GPS o ATA può diventare un’impresa davvero difficile, soprattutto per verificare se sia riconosciuto o meno dal MIM, prima conosciuto come MIUR (Ministero dell’Istruzione).
I corsi presenti sul mercato, infatti, possono essere anche non essere riconosciuti dal MIUR ma rispettare comunque i criteri disposti dalla legge ai fini del punteggio nelle graduatorie GPS. Ma come fare a riconoscere quello adatto alle proprie esigenze? Scopriamo come eseguire correttamente la ricerca e la successiva verifica.
Indice
Cos’è l’elenco ufficiale degli enti che sono riconosciuti dal MIUR
Per verificare in modo rapido se un corso è riconosciuto dal MIUR, è necessario controllare l’elenco degli enti accreditati sulla piattaforma di ufficiale. Tale elenco viene aggiornato in modo regolare ogni anno ed è di fondamentale importanza per tutti coloro che vogliono accedere nel mondo della scuola o seguire una formazione adeguata. Non bisogna dimenticare che la formazione professionale per i docenti oggi è diventata legge ed è obbligatoria e costante, come vedremo nei paragrafi successivi.
Il problema che gli utenti si trovano ad affrontare non è tanto la reperibilità di corsi, in presenza oppure online, ma la sicurezza di seguire un corso di formazione erogato da un ente riconosciuto dal MIUR che fornisce, al termine della preparazione, un attestato valido ai fini del punteggio e delle graduatorie.
Esiste infatti una differenza tra gli enti aggregatori dei corsi e gli enti che forniscono i corsi riconosciuti dal MIUR: i primi progettano il corso e lo costruiscono in modo specifico per rispondere a determinate esigenze; i secondi, invece, lo erogano semplicemente ma non rappresentano gli autori perché a loro volta li hanno seguiti e hanno studiato per acquisire le competenze necessarie per darli.
Questo significa che tali enti sono abilitati alla vendita dei corsi e possono venderli regolarmente con i relativi attestati, e chi li riceve ha la certezza di seguire una formazione riconosciuta dal MIUR ma nella consapevolezza che essi non presenti direttamente nell’elenco del MIUR perché non sono loro a essere erogatori e ideatori del corso messo in vendita.
Il problema si pone soprattutto per quei docenti che non hanno praticità con il Web e trova difficoltà a verificare se si tratta di un ente affidabile o meno e se quel corso di formazione garantirà un aumento nella graduatoria. In tali casi è possibile cercare il nome dell’ente che fornisce il certificato del MIUR e non dell’ente che lo ha messo in vendita poiché in questo caso funge solo da tramite tra il MIUR e il consumatore finale, cioè chi lo acquista.
In via esemplificativa potremmo dire che se Tizio acquista un corso per il quale è specificato che vi è riconoscimento del MIUR, per accertarsi di questa caratteristica dovrà cercare non il nome del corso bensì quello dell’ente che lo ha erogato.
Alcuni corsi non necessitano della propria presenza nell’elenco del MIUR poiché essi vengono istituiti da enti pubblici e questo li abilita a fornire il punteggio per salire nelle graduatorie Docenti e ATA.
Si tratta di corsi che hanno specifici requisiti previsti dalla legge che permettono di accedere alle graduatorie perché forniti direttamente da istituzioni pubbliche. Parliamo, ad esempio, dei corsi CISCO. PEKIT o MICROSOFT che sono a norma di legge e dunque regolari. Lo stesso discorso va fatto per i corsi di lingue che sono in grado di dare punteggio solo se riconosciuti dal MIUR.
Per sapere se un corso di formazione è valido ai fini della graduatoria è necessario leggere bene le informazioni presenti sul sito e verificare che l’attestato rilasciato presenti determinati requisiti richiesti dalla legge. Per essere sicuri, è possibile leggere le recensioni dei corsisti precedenti chiedendo loro informazioni aggiuntive sulla natura del corso, la preparazione dei docenti e le finalità dell’attestato.
I requisiti che deve possedere un attestato di formazione
Se si sta pensando di seguire un corso per migliorare la propria posizione nelle graduatorie, è bene sapere che è importante frequentare solo quei corsi che danno attestati. Negli ultimi anni, infatti, sono spuntate molte società che si ergono a enti di formazione con corsi che durano anche molti mesi ma non sono validi ai fini delle graduatorie.
Essi, pertanto, non hanno nessuna validità e la loro frequentazione può servire solo come formazione personale. In altri casi, invece, si tratta di vere e proprie truffe perché non solo il corso non fornisce adeguata formazione ma promette di lasciare un attestato, senza alcuna garanzia. Per questo è importante affidarsi solo a società strutturate, serie e con un certo organico in grado di formare seriamente e di dare garanzie già in fase di iscrizione al corso.
Se dovessimo elencare le caratteristiche che deve possedere un attestato di formazione per essere riconosciuto regolarmente dalla legge, potremmo cosi semplificare
-l’attestato deve riportare in modo chiaro e specifico i dati della società che organizza e gestisce il corso di formazione, con la possibilità di verificare le loro credenziali in qualsiasi momento;
-l’attestato deve contenere la dicitura indicante la normativa specifica che si riferisce a quel corso di formazione;
-deve specificare i dati di chi svolge il corso come nome, cognome e in alcuni casi anche la data di nascita;
-deve mostrare la tipologia e il settore a cui appartiene il corso, dimostrando la peculiarità delle materie trattate;
-deve indicare le ore svolte effettivamente; un corso troppo breve, infatti, non darebbe garanzia di preparazione esaustiva;
-deve specificare il periodo in cui si è frequentato il corso;
-a margine, deve riportare le firme del corsista e del rappresentante dell’ente formatore.
Non bisogna dimenticare che l’attestato è un documento di grande importanza perché certifica che il corsista ha acquisito le competenze a cui il corso era finalizzato. Inoltre, l’attestato è la prova da presentare ogni qualvolta le autorità lo richiedono al posto delle autocertificazioni. Sempre più spesso, infatti, essi devono essere allegati al curriculum o devono essere depositati presso l’istituto in cui si lavora già, sono una garanzia di crescita professionale e personale e permettono di stabilire un rapporto di fiducia con la direzione scolastica e con gli studenti.
Come scoprire se i corsi online sono validi
Come anticipato, solo i corsi accreditati dal MIUR e dagli altri enti di formazione professionale che le regioni riconoscono hanno valore legale. Questo significa che se si vuole solo conoscere una materia in modo approfondito, studiarla per cultura personale o per hobby, è possibile seguire le lezioni fornite da enti privati che danno una buona formazione ma non abilitano a una professione.
Per avere maggiori informazioni su un corso che si è individuato, è possibile fare riferimento alle recensioni presenti sul Web lasciate dagli utenti che lo hanno già seguito. Attenzione, però, a verificare che le recensioni siano autentiche e non pilotate; bisogna infatti ricordare che si tratta del proprio futuro e di un investimento che se pur piccolo, dovrebbe dare delle garanzie solide.
Un ulteriore dato da considerare per valutare la serietà dell’ente erogatore riguarda le modalità di pagamento: prima di accettare, infatti, occorre leggere le condizioni d’uso e i termini con grande attenzione. Se si tratta di un corso online, questa informazioni devono essere facilmente reperibili sulla pagina principale, ma possono essere fornite anche dal servizio clienti reperibile telefonicamente al numero indicato sulla home del sito.
Si ricorda, infine, che la formazione personale è sì obbligatoria e continua ma deve rappresentare anche un piacere per l’utente, per questo è necessario scegliere con cura il corso da seguire individuando la disciplina che soddisfa maggiormente le proprie esigenze personali, professionali e didattiche.
La scelta di un ente sicuro
Come anticipato, prima di iniziare un corso e provvedere al pagamento è sempre bene informarsi prima sulle caratteristiche che possiede, sul punteggio che fornisce e sulle modalità di pagamento ammesse. Soprattutto, occorre verificare che l’ente che lo eroga fornisce corsi certificati.
Certo, un corso erogato online è molto comodo perché consente di aggiornarsi e salire nella graduatoria senza spostare i propri impegni e direttamente da casa. Ricordiamo, infatti, che molti degli enti accreditati danno la possibilità di seguire le lezioni in modo differenziato, cioè fruibili in base alle proprie disponibilità di tempo. Questo significa che si acquista il pacchetto ma lo si segue negli spazi di tempo libero, con test finali per verificare il livello di comprensione. In tale direzione il corso online garantisce una formazione costante nelle materie di propria preferenza anche in discipline molto specifiche, per ottenere una formazione specializzata che copre tutto l’anno solare.
In passato, gli insegnanti che sentivano l’esigenza di formarsi professionalmente si scontravano spesso con la carenza di enti che fornivano corsi, con la scarsa varietà dell’offerta e con i problemi organizzativi che richiedevano la frequenza obbligatoria in presenza. Oggi la diffusione del mondo del Web ha portato grandi innovazioni anche in questo settore, offrendo la possibilità di stare al passo con i tempi anche se a distanza, scegliendo la formazione più aderente al proprio settore e alla propria realtà professionale.
Seguire corsi di formazione certificati dal MIUR diventa fondamentale se si vuole ottenere punteggio e riuscire a entrare nel mondo della scuola. Per questo sarebbe opportuno rivolgersi esclusivamente agli enti erogatori che erogano corsi in modo diretto. Questi enti sono molto affidabili, garantiscono agli utenti massima trasparenza con una formazione specifica che copre tutte le discipline.
Basti pensare che alcuni degli enti presenti nell’elenco MIUR hanno un ampio ventaglio di offerte per lauree online, master di specializzazione e corsi formativi. Chi vuole mantenere un buon livello di preparazione, infatti, ha bisogno di formarsi con docenti che conoscono la disciplina e le ultime normative di riferimento.
Oltre alla formazione ordinaria, il MIUR riconosce anche un aumento di punteggio con l’acquisizione delle Digital Skill. Si tratta di competenze specifiche che possono avere ad oggetto, a titolo esemplificativo, la dattilografia o i servizi meccanografici, con il rilascio di un attestato che può essere allegato al proprio curriculum.
Vi sono, inoltre, alcuni corsi che possono anche non trovarsi nell’elenco perché è richiesto loro solo di rispondere a specifici requisiti indicati dal MIUR ed espressi tassativamente nella Tabella di Valutazione dei Titoli Docenti o ATA. Facciamo un esempio: se si sceglie di seguire un corso di dattilografia per ottenere maggiore punteggio, l’attestato deve avere la specifica dicitura “attestato di addestramento professionale per la dattilografia o attestato di addestramento professionale per i servizi meccanografici rilasciati al termine di corsi professionali istituiti dallo Stato, dalle Regioni o da altri enti pubblici”. In altre parole, per la sua validità e ai fini del conteggio dei punti occorre solo che sia erogato da un ente pubblico autorizzato a rilasciare questa tipologia di attestato.
La legge 107 – Formazione continua per salire nelle graduatorie
Il mondo della scuola è molto cambiato nell’ultimo decennio e i docenti si trovano sempre più spesso di fronte a sfide professionali complesse, che richiedono livelli di specializzazione elevati. Per questo il Ministero dell’Istruzione ha ritenuto opportuno prevedere un obbligo di formazione emanando la legge numero 107 del 2015, offrendo opportunità di formazione variegata che permettono di affrontare i cambiamenti della scuola sia dal punto didattico sia sociale che pedagogico.
In questa direzione, la legge 107 ha predisposto un obbligo di formazione continua, strategica e obbligatoria che permette ai docenti di conoscere nuove strategie didattiche ma anche di confrontarsi tra di loro, scoprendo realtà diverse da affrontare con strumenti sempre nuovi per restare al passo con i tempi. Non solo, la formazione continua richiesta dal legislatore diventa un validissimo strumento per salire nelle graduatorie di riferimento oltre che per implementare le proprie competenze personali e professionali.
La scuola, più di ogni altra istituzione, richiede livelli di competenza sempre più specialistici: i docenti affrontano oggi cambiamenti veloci e improtanti che richiedono strumenti specifici. Basti pensare all’aumento dei casi di disabilità e ai programmi di inclusione, all’introduzione di un team per affrontare le problematiche relative al bullismo in ogni istituto e alle nuove competenze richieste agli stessi alunni, che mettono alla prova quegli insegnanti legati a metodologie classiche.
Il comparto istruzione scolastica si assesta oggi tra i più importanti nella nostra società, trasformandosi in un’opportunità per il corpo docente per mettersi in gioco con sfide sempre più complesse e per sperimentare metodi nuovi.
Potremmo dire che i corsi di formazione accreditati dal MIUR rappresentano una possibilità per rinnovare i metodi didattici ormai obsoleti, con un aggiornamento adeguato, continuo e puntuale che si rivolge a un’utenza sempre più esigente. E questo significa anche miglioramento nel rapporto con gli studenti che si sentono più motivati a restare nella scuola studiando con passione e interesse, grazie all’attivazione di tecniche innovative di istruzione. Non solo, trovando docenti qualificati essi si affidano con maggiore fiducia, ritrovando un entusiasmo anche per il futuro.
Inoltre, per i docenti che non sono soddisfatti dell’istituto in cui lavorano, la formazione può diventare uno strumento per rendere il proprio curriculum più interessante nelle graduatorie, garantendo sbocchi alternativi interessanti. Infine, i corsi permettono di cresce personalmente entrando in dinamiche molto interessanti che implementano il proprio bagaglio di conoscenze culturali.
Quando la formazione è costante gli utenti che ne usufruiscono sono in grado di padroneggiare le tecnologie innovative e gli strumenti che essi devono introdurre nella didattica. Si tratta di abilità che non vengono più richieste in modo facoltativo ma sono diventate obbligatorie, come la conoscenza fluida delle lingue la pratica digitale, l’autonomia didattica, l’inclusione e la prevenzione del disagio giovanile.
In questa direzione il corso di formazione professionale MIUR diventa anche uno strumento validissimo per implementare la propria posizione all’interno della scuola che può riconoscere nel docente formato un professionista da valorizzare e a cui affidare compiti nuovi e professionalmente soddisfacenti.