In questa guida presentiamo un modello di Contratto di Co-Marketing, che può essere facilmente editato e compilato. Questo strumento si rivela utile per facilitare la collaborazione tra le parti interessate, garantendo chiarezza e professionalità nell’accordo.
Contratto di Co-Marketing
Il contratto di co-marketing rappresenta una forma di collaborazione strategica tra due o più imprese desiderose di condividere risorse, competenze e visibilità per raggiungere obiettivi comuni. L’idea di fondo, che in italiano potremmo definire “marketing cooperativo”, è quella di mettere a fattor comune i rispettivi punti di forza, così da aumentare in modo reciproco la notorietà del marchio e, in ultimo, il fatturato. Il termine co-marketing deriva dall’espressione inglese “cooperative marketing” e mette in luce fin dal principio l’importanza della sinergia tra le parti coinvolte. Ogni azienda ha i propri canali di comunicazione, il proprio pubblico e la propria brand identity. Mettere insieme questi elementi, in modo da potenziarne la forza complessiva, è il cuore pulsante di ogni accordo di co-marketing ben riuscito.
Quando ci si appresta a definire i termini di un contratto di co-marketing, è fondamentale stabilire in modo trasparente quali siano i benefici desiderati da ciascuna parte. Non ha senso, infatti, che una sola azienda tragga vantaggio dalla collaborazione, lasciando l’altra con un guadagno esiguo. Per far funzionare questo genere di partnership, l’accordo deve reggersi su una reciprocità effettiva: ciascun partner dovrebbe poter sfruttare la reputazione dell’altro, o comunque attingere a un pubblico che, in assenza di questa cooperazione, sarebbe rimasto difficilmente raggiungibile. La condivisione di risorse e budget è uno dei punti cardine del co-marketing, e può declinarsi in azioni molto diverse. In alcuni casi si prevede la realizzazione di campagne pubblicitarie comuni, in altri la creazione di eventi congiunti, mentre in altri ancora le aziende decidono di ospitarsi reciprocamente sui canali di comunicazione, come blog aziendali, canali YouTube, podcast o newsletter, così da aumentare la visibilità incrociata.
Alla base di ogni contratto di co-marketing, oltre all’elemento della reciprocità, c’è anche un principio di proporzionalità. Nessuna delle parti deve sentirsi svantaggiata. Se una delle due aziende, per esempio, possiede un pubblico molto più ampio, ma nel contempo l’altra azienda offre risorse creative, budget o un know-how particolare, il valore di questi elementi può compensare la differenza di dimensioni del target. In questo senso, il contratto di co-marketing dovrà specificare le modalità dello scambio, le tempistiche dell’operazione e i criteri con cui si misurerà l’efficacia delle azioni intraprese. La chiarezza degli accordi, nero su bianco, serve a evitare fraintendimenti e a garantire che il rapporto duri nel tempo, a vantaggio di entrambe le realtà.
Il co-marketing può presentarsi in varie forme. Esistono collaborazioni volte alla creazione di un nuovo prodotto o servizio, nel qual caso si parla di co-marketing di prodotto. Due aziende decidono di unire le loro competenze e, lavorando fianco a fianco, lanciano qualcosa di inedito sul mercato, unendo i marchi in un unico progetto. Si pensi, per citare un esempio ipotetico, a un produttore di bevande energetiche e a un marchio di abbigliamento sportivo che creano una speciale linea di bottiglie brandizzate, distribuite in occasione di eventi sportivi. Un simile accordo permette di sfruttare la reputazione del partner, e allo stesso tempo di intercettare segmenti di pubblico nuovi. Vi è poi il cosiddetto co-marketing di promozione, caratterizzato da un sostegno reciproco nella diffusione di prodotti e servizi. Immaginiamo che un’azienda specializzata in software di gestione contabile decida di collaborare con un fornitore di servizi per la fatturazione elettronica. Entrambe possono pubblicizzare l’offerta integrata presso i rispettivi clienti, realizzando seminari congiunti o webinar in cui ognuna presenta l’altra. In questo modo, il contratto di co-marketing formalizzerà la maniera in cui ciascuna parte si impegna a promuovere i servizi dell’altra, magari stabilendo quote di lead generate o altri indicatori di successo. Un altro modello è il co-marketing di prezzo, che implica spesso la vendita congiunta di prodotti o servizi in pacchetti speciali. Due aziende che operano su segmenti vicini, ma non concorrenti, possono proporre un bundle a un prezzo interessante, beneficiando di una visibilità incrociata e di un potenziale incremento delle vendite per entrambi i partner. Questo tipo di strategia è frequente nel settore tech, dove, ad esempio, un software di grafica potrebbe essere venduto congiuntamente a un software di fotoritocco, con uno sconto sull’acquisto simultaneo di entrambe le licenze. In questo contesto, il contratto di co-marketing stabilirà in che modo saranno ripartiti i ricavi e come verrà gestita la fatturazione nei confronti del cliente finale. Infine, vi è il co-marketing di distribuzione, che consiste nell’utilizzare i rispettivi canali per veicolare i prodotti e i servizi dell’altro partner. Un esempio potrebbe essere la collaborazione fra una casa editrice che distribuisce libri in formato digitale e un’azienda che produce e-reader. Le due realtà stabiliscono un accordo per cui ogni volta che si vendono i dispositivi dell’azienda tecnologica, questi vengono forniti con una selezione di titoli pre-caricati dall’editore, dando visibilità e un’opportunità di guadagno reciproco. Il contratto di co-marketing, in tal caso, definirà il numero di titoli in omaggio, la ripartizione dell’eventuale canone e la durata della partnership.
La logica che accomuna tutte queste varianti di co-marketing risiede nella condivisione di un pubblico potenziale, nella possibilità di presentarsi sul mercato in un modo creativo, e di valorizzare le sinergie tra due marchi. Quello che spesso fa la differenza è la compatibilità tra i brand: le aziende devono possedere punti di contatto, valori simili o segmenti di clientela affini, in modo che la collaborazione risulti credibile agli occhi dei consumatori. Se non c’è alcuna coerenza tra i marchi e i prodotti proposti, il rischio è di lanciare una campagna che sembri artificiosa, incapace di generare vero interesse.
Il contratto di co-marketing deve contenere gli elementi fondamentali, tra cui l’indicazione delle risorse messe a disposizione dalle parti, le attività promozionali che ciascuno si impegna a svolgere, i tempi di realizzazione delle iniziative, gli obiettivi misurabili (per esempio, un certo aumento di contatti, di vendite o di iscrizioni a una mailing list), e le penali da applicare in caso di inadempimento. È importante che ogni partner comprenda bene quali siano le reciproche aspettative, e che non si creino squilibri tali da generare malcontento.
Uno dei vantaggi principali del co-marketing, oltre al risparmio di budget, è la possibilità di suscitare curiosità nei consumatori, proprio grazie a una proposta insolita o a una sinergia inattesa fra due realtà. In molti casi, i clienti stessi reagiscono positivamente quando vedono che un marchio che già conoscono si lega a un altro, da cui magari si sentono attratti per affinità o per una condivisa filosofia aziendale. Spesso si creano edizioni limitate o promozioni speciali che hanno un fascino particolare, e questo può generare un passaparola virtuoso, supportato dalla visibilità che entrambi i partner sanno garantire con i loro canali social, le loro newsletter e i rispettivi siti web. Un aspetto da non trascurare è la possibilità, nell’ambito di un accordo di co-marketing, di offrire omaggi, campioni o versioni prova dei prodotti a un pubblico già qualificato. Se due aziende collaborano, ciascuna può mettere a disposizione dei propri clienti una prova gratuita dei prodotti dell’altra. Questo beneficio è evidente, perché si raggiungono persone che hanno già un interesse potenziale per quell’ambito e che, grazie all’omaggio ricevuto, potrebbero diventare acquirenti veri e propri. L’idea di base è quella di far circolare il marchio in modo intelligente, senza dover partire da zero nella ricerca di contatti e di spazi pubblicitari.

Contratto di Co-Marketing Word Editabile e Compilabile
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