In questa guida spieghiamo come compilare i dati catastali di un immobile.
Molte persone si chiedono dove poter trovare i dati catastali dalla propria casa, ma prima bisogna capire cosa sono queste informazioni e perché si rivelano utili, specialmente quando arriva il momento di attivare le utenze domestiche, come la luce o il gas.
I dati catastali non sono altro che gli elementi grazie ai quali poter identificare la proprietà nell’ambito del Catasto. Più nel dettaglio, sono le informazioni che permettono di effettuare la voltura energetica dell’appartamento, nonché la richiesta della Tari e molto altro ancora. Questi codici sono poi composti da foglio, particella e subalterno.
Vediamo, più nello specifico, in che modo dovranno essere compilati correttamente i dati catastali di un immobile.
Indice
Dati catastali di un immobile – Aspetti generali
Per capire a fondo in cosa consistono i dati catastali degli immobili sarà necessario attenersi alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate che, a partire dal 2013, è stata accorpata all’Agenzia del Territorio. A tal fine basta andare sul sito ufficiale dell’ente pubblico per avere tutte le informazioni del caso.
Foglio, particella e subalterno non sono le uniche informazioni che consentono di identificare un immobile, ma di certo rappresentano i codici più importanti e usati in maniera frequente per poter svolgere numerose attività.
Il foglio catastale, per esempio, permette di specificare una determinata porzione del territorio comunale che gli uffici catastali tracciano nelle proprie mappe cartografiche. Si tratta di un dato espresso con numeri e obbligatorio, in mancanza del quale non sarà possibile ottenere informazioni su un edificio, proprio perché consente di stabilire la zona nella quale l’unità è ubicata.
La particella catastale, invece, altrimenti conosciuta come mappale, è la porzione di terreno oppure il fabbricato con l’eventuale area di pertinenza. In altre parole, quando si conosce il foglio catastale si potrà individuare la zona di appartenenza, mentre la particella serve a rappresentare al Catasto la specifica costruzione, la quale potrà essere anche un condominio o un appezzamento di terreno. Come il foglio, anche la particella viene espressa con numeri e si rivela obbligatoria al fine di ottenere la visura catastale, nonché per portare a termine operazioni di varia natura che necessitano la specificazione dei dati catastali.
Per quanto riguarda il subalterno, quando presente, sarà indispensabile per identificare un determinato bene immobile, inclusa la singola unità immobiliare che appartiene alla specifica particella. In caso di palazzine o condomini, ciascuna unità immobiliare avrà un proprio subalterno. Per le villette o le case singole questo codice potrà anche mancare. Occorre far presente che il subalterno è molto importante per l’univoca identificazione dell’unità immobiliare. Quando si parla di terreni, questo dato fa sempre riferimento ai fabbricati rurali che sono registrati al Catasto dei terreni.
I dati catastali dei terreni si possono reperire con differenti modalità e a tal fine l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un servizio telematico per poter effettuare la richiesta della visura catastale. Per poter usufruire di questa soluzione basta solo essere in possesso di SPID, codice PIN o smart Card. Il procedimento implica diversi step che potrebbero rivelarsi abbastanza complicati per chi ha una certa urgenza nel conoscere i codici al fine di effettuare ad esempio la voltura del gas e della luce. In alternativa, esistono numerose agenzie abilitate che offrono il servizio di visura e grazie alle quali poter avere i dati identificativi di qualsiasi proprietà in breve tempo.
La ricerca dei dati catastali corretti è comunque indispensabile per effettuare le operazioni riguardanti la luce e il gas evitando di incorrere in pesanti sanzioni. Tutti i clienti che stipulano un nuovo contratto di fornitura o variano l’offerta sottoscritta, sono infatti obbligati a eseguire la comunicazione dei dati catastali aggiornati. I codici dovranno essere ricercati anche dagli inquilini di appartamenti in affitto che sono titolari delle utenze. Questi soggetti dovranno quindi attivarsi richiedendo le informazioni al proprietario della casa oppure agli uffici del Catasto.
La comunicazione dei dati raccolti potrà poi avvenire in modo abbastanza rapido, visto che la stragrande maggioranza delle compagnie di luce e gas ha predisposto un modello standard da compilare in ogni parte e sottoscrivere a cura dell’utente. Questo modulo cartaceo viene solitamente inviato alla prima emissione della bolletta quando viene attivata la nuova fornitura. In tanti casi, tuttavia, il modulo di comunicazione dei dati catastali si può compilare direttamente online, accedendo all’area clienti presente sul sito ufficiale della compagnia ma dopo aver registrato l’account personale e ottenuto le credenziali.
Come recuperare i dati catastali della proprietà
Alla luce di quanto spiegato, per scoprire i dati catastali di una proprietà sarà possibile rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e richiedere la visura catastale seguendo l’apposita procedura. In realtà il sistema più rapido per ottenere i codici consiste nel far riferimento a quanto specificato nel contratto di affitto oppure nell’atto di proprietà della casa. In genere i codici catastali sono sempre riportati nelle prime righe dell’atto, immediatamente dopo l’indirizzo dell’immobile e saranno semplici da trovare perché descritti chiaramente.
Potrebbe comunque accadere, ad esempio dopo un trasloco, di aver smarrito la copia di questi atti o della visura e per questo basta rivolgersi a qualsiasi ufficio del territorio, a uno sportello catastale decentrato oppure online alle agenzie abilitate che si occupano di fornire servizi catastali.
Una volta ricevuta la visura, questa sarà composta da differenti codici alfanumerici, attraverso i quali sarà possibile identificare l’unità immobiliare rispetto alla città nella quale è ubicata, l’indirizzo, l’interno ecc. In aggiunta al foglio, alla particella e al subalterno, la visura potrebbe contenere la sezione urbana, ovvero i dati che servono a stabilire dove si trova la proprietà all’interno di specifiche zone comunali.
Attraverso la visura corretta, completa e aggiornata, si potrà attivare la nuova fornitura di luce e gas oppure variare quella in corso.
Ma perché bisogna trasmettere i dati catastali al fornitore? Le società che si occupano di erogare i servizi pubblici sono tenute a inoltrare all’Anagrafe Tributaria i codici catastali delle unità immobiliari presso le quali è stata richiesta l’attivazione dei contratti, così come previsto dalla Circolare n. 44 del 2005 dell’Agenzia delle Entrate e dal Provvedimento del 16/03/2005.
In altre parole i codici catastali servo al fornitore per informare lo Stato dell’avvenuta registrazione di un contratto di luce o gas con l’utente, specificatamente all’unità immobiliare per la quale è stata richiesta la fornitura.
Come inserire i dati catastali
In linea generale è bene sapere che ciascun fornitore ha predisposto uno specifico iter per l’inserimento dei dati catastali all’interno del contratto. La procedura in alcuni casi si rivela ostica in quanto i passaggi da seguire sono diversi e richiedono una certa attenzione.
Occorre poi ricordare che, salvo l’ipotesi del cambio fornitore, le altre operazioni di luce e gas comportano in modo obbligatorio l’inserimento dei dati catastali in autonomia da parte del cliente in fase di registrazione del contratto. Chi omette l’inserimento dei codici catastali, nei modi e nei tempi previsti dalla compagnia, solitamente 48 ore, comporterà la decadenza della proposta contrattuale, così da costringere a iniziare da zero l’iter, azzerando di conseguenza le tempistiche per la riattivazione dei contatori.
Solitamente in fase di registrazione del contratto, oppure dopo aver ricevuto la seconda email per la conferma dell’attivazione che giungerà dopo poche ore dalla prima sottoscrizione del consenso al trattamento dati, arriverà il momento in cui inserire i dati catastali. L’inoltro è possibile molto spesso accedendo alla propria area personale sul sito ufficiale della compagnia.
La richiesta di inserimento dei dati catastali non è sempre attiva durante la registrazione, quindi potrebbe avvenire anche in un momento successivo alla ricezione della mail di conferma dell’attivazione. In caso di anomalie o problemi tecnici sarà opportuno rivolgersi al servizio clienti per ottenere tutte le informazioni del caso e ampia assistenza. A tal fine occorre tenere a portata di mano i dati dell’intestatario del contratto, il codice del contratto, il codice POD o il PDR in caso rispettivamente di luce e gas, il foglio, la particella e il subalterno. Qualora l’inoltro dei dati catastali non dovesse andare a buon fine si potrà mandare una comunicazione a mezzo email o fax utilizzando i riferimenti specificati dal fornitore.
Perché si utilizzano i dati catastali
Non sempre le compagnie di luce e gas richiedono i dati catastali nel momento in cui si firma un contratto, ma in caso affermativo bisogna avere i codici pronti perché il relativo inoltro dovrà avvenire in tempi abbastanza brevi. Per non farsi trovare impreparati è importante richiedere la visura catastale aggiornata in caso di subentro di luce e gas, attivazione dei contatori, cambio intestatario e cioè nelle ipotesi di voltura, nonché quando si dovrà effettuare l’allaccio. I dati catastali sono inoltre indispensabili quando si desidera cambiare compagnia e sottoscrivere le offerte di luce e gas più vantaggiose.
In molte situazioni, tuttavia, il cambio del fornitore avviene in modo rapido, senza necessità di mandare alcun dato catastale, ma prima di avviare la procedura è bene chiedere informazioni dettagliate all’operatore del servizio clienti con il quale si sta effettuando il passaggio.
Mancata comunicazione dei dati catastali – Quali sono le conseguenze
Cosa succede quando si omette la comunicazione dei dati catastali o questi dati non vengono specificati in modo corretto? In situazioni del genere il fornitore ha la facoltà di non procedere con la pratica e quindi di negare l’attivazione della fornitura.
Il mancato inoltro dei dati catastali comporta l’applicazione di sanzioni di natura amministrativa e non solo nei riguardi delle società che erogano i servizi pubblici, ma anche verso gli stessi clienti.
Conclusioni
La richiesta della visura catastale può essere effettuata da chiunque, perché tutti i cittadini hanno il diritto di prendere visione di questi dati. La consultazione delle planimetrie, invece, è riservata agli aventi diritti sugli immobili oppure ai loro delegati. Quando a richiedere la visura è una persona differente dal proprietario dovrà pagare gli oneri previsti. Come mai una persona potrebbe avere interesse a conoscere le informazioni identificative di un immobile?
Questo succede non solo in caso di voltura di luce e gas, ma pure per avere un’idea sullo stato patrimoniale del debitore, in modo da decidere se agire esecutivamente o meno per il recupero delle somme. La visura, infatti, permette anche di capire se l’unità immobiliare è già stata ipotecata da altri creditori.
Terzi interessati ad avere queste utili informazioni possono essere gli avvocati o gli acquirenti, al fine di effettuare un controllo sull’appartamento in modo da risalire all’effettivo proprietario. Si ricorda infine che notaio, al fine di predisporre l’atto di compravendita, dovrà accertare la conformità fra la planimetria e i dati catastali, rispetto allo stato di fatto dell’immobile oggetto di vendita.