In questa guida spieghiamo come risalire alla data di residenza.
Hai a che fare con la pubblica amministrazione e tra le tante informazioni richieste c’è anche quella relativa alla tua residenza? Se hai bisogno di capire come risalire alla data dell’ultima residenza o di una delle tue precedenti sistemazioni, allora sei nel posto giusto: in questa guida ti spieghiamo quali sono i passaggi necessari per ottenere questo prezioso dato e poter così compilare moduli, richieste e altri tipi di documentazioni officiali.
Risalire alla data di residenza infatti è un’operazione che non sempre è facile come sembra. Alcune persone infatti, magari per via di un repentino cambiamento nella vita affettiva o lavorativa, possono aver cambiato casa anche diverse volte, tanto da aver creato un vero e proprio storico di tutti i cambiamenti di residenza accorsi sino ad oggi.
Vediamo dunque dove si possono trovare tutte queste informazioni, quali sono gli uffici che si occupano dell’attestato di residenza e, soprattutto, se è possibile utilizzare i sistemi informatici provvisti dalla pubblica amministrazione, così da velocizzare i tempi ed abbattere i costi della burocrazia.
Indice
Certificato di Residenza – Come Funziona
Il certificato di residenza è un documento che serve per indicare dove abiti stabilmente un cittadino o un individuo presente in un determinato territorio per i motivi più disparati, siano essi affettivi, lavorativi o anche solamente temporanei.
Esso fa riferimento a quanto riportato i uno specifico articolo del Codice Civile, ovvero il numero 43. Al suo interno infatti, viene riportata la definizione legale di residenza, contrapposta a quella di domicilio. Più nel dettaglio, il testo riporta letteralmente quanto segue Il domicilio di una persona e’ nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza e’ nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
Molto spesso quindi, quando un individuo sceglie di abbandonare la casa natia e la famiglia di origine, va a costituire egli stesso un nuovo nucleo familiare, solitamente in una nuova residenza. Tale scelta rappresenta un situazione fattuale, che dovrà quindi trovare riscontro ufficiale presso gli uffici del comune di interesse.
È infatti obbligatorio comunicare agli uffici dell’anagrafe uno spostamento di residenza appena avvenuto, comunicando alla stessa il nuovo indirizzo e altri dati richiesti. Dopo aver svolto questa procedura, il nuovo indirizzo sarà registrato nei sistemi comunali e potrà essere indicato, su espressa richiesta del cittadino, all’interno del certificato di residenza, un documento che la precisa finalità di riportare questo dato e renderlo fruibile alle autorità, alle aziende e a tutti coloro i quali ne hanno bisogno.
Il certificato di residenza in ultima analisi, è il documento ufficiale che dice dove abita una persona al momento presente.
Storico di Residenza – In Cosa Consiste e a Cosa Serve
Diverso dal certificato di residenza è invece lo storico di residenza, ovvero un documento che riporta al suo interno tutti i cambiamenti di residenza operati da un individuo. Esso, così come avviene per il certificato di residenza, è custodito presso gli uffici dell’anagrafe comunale, e può essere rilasciato sotto richiesta dei cittadini in forma cartacea o digitale.
Lo storico di residenza è un documento che può tornare utile in diverse situazioni, e talvolta viene richiesto da autorità o altri enti per completare l’insieme di informazioni in loro possesso relative ad un possibile nuovo lavoratore della pubblica amministrazione e non solo.
Ora che conosciamo meglio le differenze tra i due principali modi per risalire alla data di residenza, vediamo subito come richiedere i documenti in formato cartaceo o digitale.
Dove si Richiedono i Documenti Relativi alla Residenza
I documenti di residenza si possono richiedere in due modi principali. Il primo, quello certamente più conosciuto ma anche meno efficiente, prevede che il cittadino interessato si rechi presso gli uffici dell’anagrafe del comune presso il quale egli è residente.
Per fare in modo che la richiesta di tali documenti vada a buon fine tuttavia, il richiedente dovrà essere a conoscenza di diversi dati riguardo al titolare del certificato, ovvero il suo nome, il cognome, ma anche data e luogo di nascita. Inoltre, per ottenere il rilascio del certificato di residenza presso gli sportelli del comune, sarà necessario avere con sé documento di identità, codice fiscale, ma anche tutti i documenti relativi ad un eventuale possesso di veicolo e, in caso di trasferimento in immobile di proprietà, anche del contratto di compravendita.
Sarà infatti necessario aggiornare anche tutte le informazioni relative alla guida, incollando sul libretto di circolazione un talloncino che indichi la nuova sede di residenza.
Chi invece cambia residenza ma va a stare in affitto, dovrà presentare agli uffici il contratto di locazione o un documento sostitutivo in base alle varie condizioni.
Ultimamente, moltissimi comuni hanno scelto di rendere accessibili questi dati tramite i portali ufficiali presenti online. Infatti, il secondo modo per richiedere il certificato e risalire così alla data di residenza consiste nell’accedere al portare dell’anagrafe digitale e inserire nei campi di accesso le proprie credenziali SPID.
Chi non possiede le credenziali, che fanno riferimento all’identità unica digitale dell’individuo agli occhi della pubblica amministrazione, può richiederle presso numerosi provider gratuiti o a pagamento, come per esempio le poste italiane.
Chi invece ha già SPID deve semplicemente effettuare l’accesso al portale e compilare tutti i campi richiesti. Terminata questa procedura tuttavia, per rendere valido il certificato sarà necessario applicarvi una marca da bollo da 16 euro.
Allo stesso modo, è possibile scaricare i certificati online in maniera autonoma e gratuita dal portale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente. Anche in questo caso sono necessarie le credenziali SPID o Cie.
Un ultimo modo possibile per ricevere l’attestato di residenza è quello di richiederne l’invio tramite posta. Questa operazione richiederà però un minimo di 3 giorni lavorativi.
I documenti emessi hanno la validità di 6 mesi, la quale può essere prorogata se i dati inseriti non hanno subito variazioni.
Dove Trovare la Data di Residenza all’Interno di un Certificato
Una volta ottenuto il tuo certificato di residenza o lo storico di residenza, risalire alla data dei vari cambiamenti di indirizzo è un vero gioco da ragazzi.
All’interno del primo dei due documenti, troverai infatti il dato di tuo interesse nella sezione in cui è indicato l’indirizzo di residenza attuale. Lo storico di residenza invece contiene tutti i vari cambiamenti avvenuti nel corso della tua vita, a patto che essi siano avvenuti nel medesimo comune,
Se necessiti di scoprire i cambiamenti di residenza relativi a comuni diversi, dovrai infatti rivolgerti agli uffici di riferimento.
Conclusioni
Grazie ai servizi dell’anagrafe digitale, ottenere i certificati di residenza o lo storico di residenza è divenuta un’operazione molto più rapida ed accessibile di un tempo. Tutto quello che dovrai fare è accedere al portale con le tue credenziali SPID e recarti nella sezione contenuta in Scrivania – Residenza.
Inoltre, se lo reputassi più comodo, potrai facilmente risalire alla data di residenza attuale o passata anche recandoti presso gli sportelli dell’anagrafe del tuo comune, naturalmente munito di tutti i documenti che abbiamo elencato nell’articolo.
Seguendo le nostre indicazioni potrai così capire quando ti sei trasferito da un indirizzo all’altro e comunicarlo a enti e aziende a seconda delle tue necessità.