L’assegno bancario è un titolo di credito di uso comune sia tra privati che tra le aziende perché sostituisce il contante, consente di onorare un debito in modo dilazionato ed è sicuro per il beneficiario. Con questo strumento il titolare del conto corrente, detto traente, ordina al trattario, cioè alla propria banca, di versare una somma di denaro specifica a favore del beneficiario.
I vantaggi sono numerosi soprattutto dal punto di vista pratico, inoltre l’ordinamento pone a tutela del ricevente diversi strumenti legali per vedere riconosciuto il proprio diritto al pagamento puntuale, come il protesto e le azioni esecutive che lo seguono.
Per ottenere il pagamento ricevuto con assegno, occorre recarsi presso la propria banca e chiedere il versamento allo sportello. Tuttavia, può capitare che tu abbia ricevuto un assegno da versare sul conto corrente ma per le più disparate problematiche tu non abbia voglia di recarti in banca o alla posta per eseguire l’accredito sul tuo conto corrente. Forse non sai che hai un altro strumento per effettuare l’operazione in modo celere ed è lo sportello automatico bancomat, che si trova generalmente all’esterno di banche e poste. Si tratta di un sistema veloce, pratico e adatto a coloro che non hanno tempo per fare le lunghe file in banca. Con questa possibilità, infatti, il beneficiario di un assegno può versarlo al bancomat anche al difuori degli orari di lavoro della banca, come il mattino presto o la sera, ottenendo l’accredito direttamente sul proprio conto.
Indice
- 1 Le operazioni da eseguire al bancomat – Come versare l’assegno
- 2 Come versare un assegno al bancomat senza busta e con la busta
- 3 Perché è sempre bene chiedere alla propria filiale
- 4 La firma dell’assegno e le conseguenze della mancata girata in caso di versamento
- 5 I tempi di valuta – Quanto bisogna aspettare per incassare l’assegno versato al bancomat
Le operazioni da eseguire al bancomat – Come versare l’assegno
Il bancomat, quando è presente, ti consente non solo di versare un assegno, ma anche di ottenere la stampa dell’estratto conto, fare ricariche telefoniche e prelevare denaro.
Per questo è importante chiedere alla propria banca se offre tale servizio prima di aprire un conto corrente o di scegliere quell’istituto per le proprie attività finanziarie. Il bancomat, o l’ATM (Automated Teller Machines), come viene spesso chiamato, ti permetteranno di recarti in banca solo per pochissime operazioni, dal momento che in alcuni dispositivi è possibile anche depositare somme di denaro e non solo prelevare.
Il procedimento per versare un assegno al bancomat è molto intuitivo grazie ai passi in avanti fatti dalla tecnologia: il primo step da effettuare, come vedremo, è quello di individuare un dispositivo ATM nei pressi della filiale dove hai il tuo conto corrente, anche se oggi non è difficile trovarne uno dal momento che tutti gli istituti finanziari più grandi ne sono dotati, così come anche gli uffici postali.
In ogni caso, per avere la certezza di poter eseguire l’operazione senza problemi consigliamo di consultare la piattaforma web della propria banca o di contattare il sevizio clienti che viene messo a disposizione degli utenti, ottenendo informazioni sul tipo di servizio e sulle modalità di funzionamento del bancomat.
Ricevute le informazioni dal sito o dal call center dedicato, puoi raggiungere l’ATM individuato per versare l’assegno senza dover entrare e fare la fila allo sportello. In realtà il procedimento è molto simile a un normale prelievo presso gli ATM: lo schermo touch è intuitivo, chiaro e consente di guidare il cliente passo dopo passo.
Prima di avviare la procedura, però, consigliamo di mettere tutto l’occorrente a portata di mano, come la carta bancomat, il codice PIN e lo smartphone se è necessario autenticare l’identità o autorizzare con il cellulare. Infine, guardatevi intorno per verificare l’assenza di occhi indiscreti che potrebbero posizionarsi troppo vicini, guardando i codici che inserite.
Pur avendo sempre gli stessi punti in comune, le modalità per versare il denaro variano in base all’istituto di credito e sono prevalentemente due: con il primo si inserisce la busta nel cui interno si trovano le banconote in contante o l’assegno, mentre con il secondo vengono inserite direttamente i soldi in contanti o l’assegno privo di busta.
Come versare un assegno al bancomat senza busta e con la busta
Quello di versare l’assegno senza busta è probabilmente il più comune e semplice perché basta inserire la carta per poi digitare il codice pin e scegliere l’operazione da eseguire, cioè il versamento. A questo punto si inserisce l’assegno, ricordando di firmarlo preliminarmente sul retro.
L’utilizzo della busta per versamento, invece, è il meno utilizzato nella prassi e richiede la preventiva autorizzazione la banca, per poi eseguire l’operazione. In questo caso non dimenticare di sottoscrivere l’assegno, aggiungendo la dicitura Valido Solo Per il Deposito. In tal modo ti cauteli nel caso in cui l’assegno venga rubato, perché potrebbe essere depositato ma mai riscosso.
Per eseguire l’operazione occorre procurare la distinta di versamento per inserire i dati richiesti come nome, cognome, ragione sociale se si tratta di un’azienda, il numero di conto corrente e ovviamente il totale indicato sull’assegno. Procedi a sigillare la busta e a inserirla nello sportello della cassa, poi concludi l’operazione inserendo la busta.
Terminate le formalità, ricordare che lo sportello che riceve la busta non è in grado di conoscere l’importo dell’assegno perché si trova all’interno del plico. Per questo dovrà inserirlo manualmente l’impiegato della banca e occorreranno più giorni per visualizzare la somma sul conto corrente rispetto al versamento diretto senza busta.
Ecco tutti i passi per eseguire l’operazione in modo corretto
Come anticipato, il primo passo è quello di inserire la carta di debito, cioè il bancomat connesso al conto corrente di propria appartenenza, nell’ATM. Se la vostra banca lo consente, potreste evitare questo passaggio e sostituire la carta con i codici di accesso utilizzati regolarmente per l’homebanking. Se scegliete quest’ultima opzione, ricordare di portare con voi lo smartphone per la conferma di ciascun passaggio come avviene quando eseguite operazioni bancarie online.
Una volta inserita la carta, inserite il codice PIN che vi autorizzerà a operare sul conto corrente, movimentandolo con il versamento dell’assegno. In alcuni casi l’ATM potrebbe chiedere il codice PIN di autentificazione anche successivamente, prestando grande attenzione alla selezione dei numeri pin esatti sia per evitare che qualcuno lo veda e se ne approfitti successivamente sia per evitare di bloccare la carta all’interno.
A questo punto sei entrato nel tuo conto corrente e puoi scegliere l’operazione da eseguire, nel tuo caso tocca il tasto “Versamenti”. In alcuni casi tale opzione è nascosta in un menu più interno perché non è stata la più utilizzata dagli ultimi utenti che hanno impiegato l’ATM. In tale ipotesi dovrai utilizzare i tasti touch, individuando l’opzione che ti occorre.
Da quest’area è possibile specificare che il versamento che si intende eseguire avverrà a mezzo assegno e non con contante. Non ti preoccupare, le modalità con cui versare l’assegno sono illustrate sullo schermo dell’ATM in ogni dettaglio rendendo semplice l’operazione anche a coloro che la eseguono per la prima volta. L’unico consiglio è quello di leggere bene ogni passaggio per seguire le istruzioni nei minimi particolari, evitando di commettere errori.
Una volta inserito il titolo nell’ATM dovrai aspettare qualche secondo affinché il sistema bancario riceva ed elabori la richiesta, erogando una ricevuta in carta che prova l’avvenuta operazione. Attenzione a tale ricevuta, che deve essere conservata fino al giorno in cui non vedrete l’importo dell’assegno accreditato sul tuo conto corrente. In altre parole, la quietanza servirà a dare prova che l’assegno era nella tua disponibilità e lo hai versato in modo regolare.
Essa, infatti, viene erogata in modo automatico e non su richiesta dell’utente, come invece avviene nel caso di prelievo. In quest’ultima ipotesi troverai sullo schermo la domanda: vuoi stampare la ricevuta del prelievo? E potrai scegliere l’opzione più ecosostenibile per evitare di stampare senza necessità, dal momento che sulla propria app che dà accesso al conto corrente è possibile visualizzare tutte le operazioni di prelievo.
Perché è sempre bene chiedere alla propria filiale
Nonostante si tratti di un’operazione semplice, è sempre consigliabile consultare il sito web della propria banca o delle Poste per verificare la possibilità di procedere al versamento dell’assegno al bancomat. Si tratta, infatti, di un’operazione delicata che mira a movimentare il conto, causando delle variazioni economiche, per questo accertati della possibilità di procedere soprattutto se lo fai per la prima volta.
Un altro fattore da considerare è la difficoltà di procedere al versamento dell’assegno quando non si è abituati alla tecnologia o non si ama utilizzare dispositivi elettronici al posto della classica operazione allo sportello. Gli ATM scelti dalle banche negli ultimi anni sono di ultima generazione e semplificano concretamente la quotidianità degli utenti, soprattutto quando si parla di aziende e piccoli commercianti che lavorano molto con gli assegni ma hanno poco tempo da perdere nella propria filiale.
La tecnologia consente l’utilizzo degli ATM anche a utenti ipovedenti o con disabilità, perché sono facilmente accessibili e hanno specifiche funzionalità in tal senso. Non solo, lo schermo touch permette di cambiare la lingua, offrendo anche a turisti o utenti che non conoscono bene l’italiano di leggere le indicazioni nella propria lingua madre. Questo significa che l’operazione di versamento di un assegno al bancomat anziché allo sportello è utilizzabile da tutti senza alcuna limitazione, purché si conosca il codice Pin e si sia in possesso dell’assegno.
La firma dell’assegno e le conseguenze della mancata girata in caso di versamento
Abbiamo accennato nei paragrafi precedenti che l’assegno deve essere firmato sul retro prima di essere versato al bancomat. Questa formalità si rivela necessaria ogni qualvolta si riceve un assegno bancario non trasferibile o nel caso di assegno trasferibile quando si intende pagare con lo stesso titolo di credito un terzo soggetto. In queste ipotesi la girata dell’assegno diventa essenziale per poterlo riscuotere. Facciamo un esempio: Tizio paga Caio con un assegno trasferibile di 1000 euro per aver eseguito un lavoro. In questo caso Tizio deve girare l’assegno al beneficiario per consentirgli di riscuoterlo.
Se l’assegno non è trasferibile è possibile omettere la girata poiché il ricevente è l’unico tenuto a incassarlo. In ogni caso il beneficiario dovrà girare l’assegno se vuole versarlo sul proprio conto corrente a dimostrazione che è abilitato a incassare la somma.
Non tutti sanno che è possibile incassare un assegno anche se non si è dotati di un conto corrente, in questa ipotesi è necessario recarsi in una delle filiali della banca traente, cioè che ha emesso il titolo, dotati di Codice Fiscale e di un valido documento di identità. L’operatore, ricevuti i documenti, verifica la correttezza dei dati, censisce la persona compilando una scheda con le sue informazioni e poi eroga. L’operazione di versamento di un assegno in banca senza possedere un conto corrente è senza dubbio più lunga, soprattutto se non si possiede un conto corrente presso altra banca, ma è comunque possibile con un po’ di pazienza.
Il problema sorge nel caso in cui il soggetto che ha ricevuto l’assegno si dimentica di eseguire la girata prima di versarlo al bancomat. Questa situazione non si verifica con il versamento allo sportello perché sarà l’impiegato a ricordarlo, pena l’impossibilità di procedere con l’erogazione. Ma innanzi all’ATM può accadere di dimenticarsi: cosa si può fare in questa ipotesi? Il primo step è quello di aspettare che lo sportello automatico restituisca l’assegno per recarsi in banca e ripetere l’operazione con la girata.
Generalmente l’impiegato che riceve l’assegno attraverso l’ATM ha l’obbligo di visionare il titolo e di controllare che sia tutto in ordine, verificando anche l’esistenza della girata. Se si accorge che quest’ultima manca, può telefonare il beneficiario per avvisarlo della distrazione chiedendogli di ritornare per provvedere; questo passaggio spesso non si verifica e l’impiegato blocca l’accredito per mancanza di firma, rendendo la situazione più complessa.
La mancanza di firma non impedisce di ricevere il denaro ma sicuramente rallenta il passaggio in valuta dal momento che quel titolo resta in banca fino a quando il beneficiario non torna e lo firma, facendo decorrere da quel momento circa 3 giorni prima dell’accredito. Se l’impasse si verifica di venerdì e il lunedì si riesce ad andare in filiale per la girata, si ottiene l’accredito il giovedì, salvo altri imprevisti. Questo ritardo può diventare un ostacolo quando si ha urgenza di incassare e l’unico modo per evitarlo è seguire la nostra guida passo dopo passo, senza tralasciare alcun passaggio.
I tempi di valuta – Quanto bisogna aspettare per incassare l’assegno versato al bancomat
Nel paragrafo precedente abbiamo utilizzato l’espressione valuta bancaria, si tratta di una terminologia impiegata soprattutto nel settore bancario per indicare il tempo che intercorre tra l’addebito di un titolo come l’assegno e il giorno in cui la somma viene accreditata sul conto del beneficiario. La data di valuta è un fattore di grande importanza che influenza anche la quantificazione degli interessi attivi: questi ultimi, infatti, decorrono dalla data di accredito dell’importo a favore del beneficiario.
Rispetto all’idea comune che ruota intorno a questa espressione, in realtà i tempi di valuta non sono una perdita di tempo, ma garantiscono il tempo necessario per consentire all’istituto di credito di eseguire tutti i controlli del caso: l’antiriciclaggio, la verifica dell’esistenza della copertura, e il controllo circa la possibilità che quell’assegno serva a finanziare le organizzazioni terroristiche.
Una lieve differenza sui tempi di valuta esiste tra l’assegno bancario e quello circolare: nel primo caso occorrono 3 giorni lavorativi per l’accredito, mentre serve anche solo un giorno lavorativo per l’assegno circolare. Se, però, l’assegno versato, sia esso circolare o bancario, venga versato nello stesso istituto di credito che lo ha emesso, la somma di denaro facciale viene corrisposta nel momento della presentazione.