In questa guida spieghiamo cosa significa c/o nella posta.
Ti è mai capitato di ricevere una lettera e di leggere nella parte dedicata ai recapiti le lettere “c” e “o” separate da una barra obliqua? Se utilizzi spesso la posta cartacea la risposta a questa domanda sarà al 99% “sì”. Ebbene, anche se questa sigla viene impiegata da decenni sulle nostre lettere, quasi nessuno sa esattamente cosa significa la scritta “c/o” nella posta.
Altrettante volte, non risulta semplice capire quale sia il posto giusto dove impiegarla, ovvero se sia meglio inserirla solo all’interno delle missive oppure come secondo alcuni anche sulla zona esterna della busta sulla quale viene indicato il destinatario.
Se sei un curioso e non aspetti altro che svelare il segreto che si cela dietro alla scritta “c/o”, benvenuto! Nelle prossime righe ti accompagneremo alla scoperta delle origini di questa sigla spiegandoti da cosa derivi, cosa significhi e soprattutto quando e dove utilizzarla. Alla fine della lettura, potrai così scegliere se inserirla nelle tue missive, apparendo agli occhi dei tuoi destinatari ancora più serio e professionale.
Cosa Significa la Sigla C/O
Sono molti i modi corretti e oggi impiegati per riportare su una lettera o comunicazione postale la dicitura “c/o”. Questa sigla può infatti essere scritta al computer sia nella sua forma più semplice e classica (utilizzando cioè in normali tasti alfanumerici) sia tramite l’utilizzo di simboli preimpostati e presenti all’interno dei vari database di sistemi operativi e programmi di scrittura.
Ecco quindi che oltre alla sigla “c/o” potrai impiegare o veder impiegato anche il simbolo “℅” oppure la sigla riportata interamente in maiuscolo, vale a dire “C/O”.
Riconoscerla quindi è facilissimo, anche se ciò non significa sapere da dove derivi e che cosa significhi. Il carattere è anche stato codificato con il sistema Unicode e può essere creato con la combinazione U+2105.
Rintracciare la nascita e la storia dell’abbreviazione c/o non è semplicissimo, anche se per quanto ne sappiamo oggi pare che essa abbia avuto origine nei paesi anglosassoni e più precisamente in Inghilterra. In tali aree geografiche, le lettere “c” e “o” rappresentavano l’abbreviazione della locuzione “Care Of”, che in inglese significa “A CURA DI”.
Ma come si relaziona una frase del genere con la posta? Perchè si utilizza l’abbreviazione di “care of”? La risposta a questa domanda è presto detta: la dicitura “care of” è stata infatti tradotta nel tempo con la parola italiana “PRESSO”.
Come? Non risulta ancora chiaro il modo giusto per usare questa sigla? Non preoccuparti, lo vediamo subito di seguito.
Cosa Utilizzare la Sigla C/O
Nel corso degli anni “c/o” è entrata a far parte delle usanze comuni riferite alla corrispondenza postale. Ecco infatti che ogni volta in cui un mittente vuole inviare una missiva o un pacco ad un destinatario sprovvisto di domicilio o residenza, potrà avvalersi proprio della dicitura c/o.
Grazie ad essa infatti, è possibile inviare la posta presso un’abitazione o un ufficio che il destinatario ha designato come affidabili o raggiungibili.
Ecco quindi che emerge il secondo utilizzo della dicitura c/o. Essa può infatti essere utilizzata non solo da chi non ha una residenza o un domicilio, ma anche da coloro i quali vogliano nascondere il loro domicilio o la loro residenza dagli occhi indiscreti.
Poniamo per esempio il caso che tu voglia acquistare un pacco ma che per privacy non voglia far sapere a chi te lo spedisce dove tu abiti. È in casi come questo che potrai avvalerti della dicitura c/o, omettendo così il dato desiderato.
Ora che abbiamo svelato i principali utilizzi dell’abbreviazione dall’inglese “Care of”, possiamo passare in rassegna le modalità di utilizzo di quest’ultima nel sistema postale italiano. Innanzitutto, è bene specificare che il c/o può essere inserito all’interno della lettera nella parte dell’intestazione, ma che esso dovrà essere obbligatoriamente riportato sulla busta o sul pacco, così che il corriere o il postino possano capire dove consegnare la posta.
Utilizzando il c/o infatti, il destinatario si fa recapitare la corrispondenza PRESSO un altro soggetto, il quale andrà indicato proprio sull’etichetta del pacco.
Per rendere il tutto più chiaro, ecco un esempio pratico. Il signor Bianchi vuole farsi recapitare un pacco presso il bar gestito dal suo amico Mario Rossi. Quando fornirà i suoi dati al mittente, dovrà preoccuparsi di citare l’indirizzo del bar, così che il corriere possa portare la merce ove richiesto.
Ecco nella pratica cosa scrivere sull’etichetta postale
Luigi Bianchi
c/o Bar Le Primule di Luigi Rossi
Via delle Primule 14
codice postale, comune e provincia
Così facendo, il postino o il corriere consegneranno il pacco all’indirizzo indicato, avendo cura di specificare che il pacco in oggetto è destinato al signor Luigi Bianchi. Nel caso specifico, Mario Rossi gestore del bar provvederà a consegnare personalmente la merce o la posta al signor Bianchi.